REGGIO CALABRIA Il presidente di Ance Calabria, Francesco Berna, ha preso parte ai lavori della IV commissione consiliare presieduta dal consigliere regionale, Domenico Bevacqua, che su richiesta dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, si è riunita per discutere delle novità introdotte con la nuova piattaforma per l’inoltro delle richieste di autorizzazione sismica denominata “Simi.Ca”. Nel corso della riunione, a cui hanno preso parte anche rappresentanti degli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti, il presidente dei costruttori calabresi ha esposto in una dettagliata relazione, gli aspetti problematici, le criticità e i possibili correttivi su cui, secondo Ance Calabria, è opportuno intervenire.
«La normativa in materia di autorizzazione sismica – ha esordito il presidente Berna – entrata a regime dallo scorso gennaio ha modificato profondamente la procedura autorizzativa dei progetti presentati presso gli Uffici tecnici regionali. Infatti, oltre ad aver comportato una sostanziale modifica procedurale tecnica con l’introduzione di un nuovo software di gestione, la nuova normativa sottopone tutti i progetti, piccoli e grandi indistintamente, ad autorizzazione regionale con l’automatica abolizione delle procedure di ‘mero deposito’. Tale disposizione sta già avendo, ed avrà ancor più nel tempo, un impatto devastante soprattutto sui tempi di rilascio delle autorizzazioni già fino allo scorso dicembre particolarmente lunghi. E da un monitoraggio delle attività effettuate, abbiamo potuto rilevare come in relazione al numero medio dei progetti presentati presso gli sportelli territoriali mediamente, il 70% è stato soggetto a procedura di deposito mentre il restante 30% ad autorizzazione. Nonostante nel 2016 le procedure di deposito fossero ancora previste – ha proseguito Berna – i ritardi nel rilascio delle autorizzazioni sono stati altissimi ed, in alcuni casi come a Reggio Calabria, hanno anche creato, periodicamente, un blocco degli Uffici».
In questo contesto, secondo il presidente dei costruttori edili calabresi, «appare necessario e non rinviabile adottare interventi immediati e definitivi finalizzati al potenziamento degli Uffici tecnici regionali decentrati. In particolare è indispensabile intervenire sull’adeguata infrastrutturazione tecnologica, sia in termini di hardware che software, sulla significativa implementazione delle risorse professionali da destinare al potenziamento degli uffici sul territorio e sulla qualificazione del personale già esistente. In tal senso – ha evidenziato Berna – apprezziamo l’impegno dell’assessore Musmanno per l’individuazione di tecnici specializzati ma occorre fare di più per avere risultati strutturali e definitivi. Analogo ragionamento può essere condotto per l’utilizzazione delle procedure informatiche relative alla piattaforma ‘Sismi.Ca’. La nuova procedura, accolta favorevolmente da Ance Calabria soprattutto per avere interamente dematerializzato tutte le fasi operative ed istruttorie, lascia irrisolti i problemi legati alla molteplicità e complessità dei dati del calcolo strutturale. Al riguardo si potrebbe consentire in via temporanea, di inserire all’interno della nuova piattaforma qualsiasi tipo di opera come ‘altre opere’, limitando in tal modo la mole di dati da inserire e operando, peraltro, in conformità con le Norme tecniche delle costruzioni (NTC) (di cui al D.M. 14.01.2008 e dalla Circolare esplicativa n 617/2009). Ance Calabria – ha poi concluso Berna – ritiene questo percorso compatibile con l’art. 8 del vigente regolamento sismico regionale, che consentirebbe nel territorio regionale l’applicazione delle normative vigenti della NTC/2008 e della Circolare esplicativa n. 617/2009, come avviene in quasi tutte le regioni italiane, fino al superamento delle criticità attuali della piattaforma ‘Sismi.Ca’ e all’adeguamento dei software di calcolo».
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