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Truffe a Calabria Verde, Allevato resta a piede libero

CATANZARO La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura di Catanzaro contro la decisione del Riesame che ha rimesso in libertà Alfredo Allevato, dirigente del settore 3 dell’ente str…

Pubblicato il: 02/03/2017 – 8:12
Truffe a Calabria Verde, Allevato resta a piede libero

CATANZARO La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura di Catanzaro contro la decisione del Riesame che ha rimesso in libertà Alfredo Allevato, dirigente del settore 3 dell’ente strumentale Calabria Verde, (Forestazione, Antincendio boschivo e sorveglianza idraulica) che lo scorso 21 settembre era stato arrestato su disposizione del gip Giuseppe Perri nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto l’ente della Regione. Assieme ad Allevato era finito in carcere anche Paolo Furgiuele, ex direttore generale di Calabria Verde.
Complessivamente cinque persone sono state indagate nel procedimento le cui indagini sono state coordinate dal procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, dall’aggiunto Giovanni Bombardieri e dal sostituto Alessandro Prontera. Assieme ad Allevato e Furgiuele sono stati iscritti nel registro degli indagati anche Marco Mellace, dirigente dell’economato, l’ex dirigente Antonio Errigo e l’agrotecnico Gennarino Magnone (consulente esterno). Le accuse vanno, a vario titolo, dal peculato, alle minacce e violenza privata, al falso ideologico.
L’inchiesta mira ad accertare presunte distrazioni di fondi comunitari vincolati, destinati a Calabria Verde per l’acquisto di mezzi antincendio boschivi, la gestione del rischio idrogeologico e consulenze esterne e utilizzati a scopi diversi da quelli previsti come il pagamento degli stipendi del personale.
Il Riesame già lo scorso ottobre aveva accolto le richieste dei legali di Allevato, gli avvocati Riccardo Adamo e Giuseppe Mastrangelo, concedendo gli arresti domiciliari. A gennaio i difensori di Allevato si erano rivolti nuovamente al Tribunale del Riesame che, accogliendo le tesi dei difensori Mastrangelo e Adamo, aveva rimesso in libertà Allevato. Adesso anche la Suprema Corte da’ ragione alla difesa dell’ingegnere, rigettando il ricorso della Procura.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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