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Il gioco d’azzardo al centro dei lavori della commissione Antindrangheta

REGGIO CALABRIA «Le problematiche relative al gioco d’azzardo e la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche di Calabria tramite la diffusione della cultura della legalità e della giustizia …

Pubblicato il: 06/03/2017 – 15:49
Il gioco d’azzardo al centro dei lavori della commissione Antindrangheta

REGGIO CALABRIA «Le problematiche relative al gioco d’azzardo e la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche di Calabria tramite la diffusione della cultura della legalità e della giustizia al centro dei lavori della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria». È quanto si afferma in un comunicato dell’ufficio stampa del consiglio regionale. «Ad inizio della seduta – riporta il comunicato – il presidente Arturo Bova ha richiamato la legge “Interventi regionali per la prevenzione ed il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione di una cultura della legalità e dell’economia responsabile”, il cui iter è stato avviato ed al cui interno trova posto la disciplina del gioco d’azzardo». «L’articolo 19, che mette a fuoco il legame tra usura e gioco d’azzardo patologico, rappresenta – ha detto Bova – una delle sfide più importanti in questa direzione, una sorta di testo unico su una materia dalle fortissime implicazioni socio-economiche, soprattutto nei comuni piccoli dove si registra una forte propensione femminile. L’obiettivo è contribuire ad una maggiore diffusione della cultura dell’utilizzo responsabile del denaro per contrastare quello che, oltre ad essere una vera e propria piaga sociale, è anche un fenomeno di costume che incide sulla società». «Il presidente Bova – riporta il comunicato – ha motivato così la scelta della Commissione di invitare, nel corso dei lavori odierni, alcune categorie per una riflessione e per un contributo concreto in vista di una legge meglio condivisa dalla società nelle sue articolazioni più direttamente interessate al fenomeno. In questo contesto, significativa l’audizione di Antonio Latella, presidente nazionale dell’Associazione sociologi italiani, presente anche con il portavoce Fulvio D’Ascola, che ha fornito una fotografia preoccupante sul fenomeno, “dietro il quale nascono e si sviluppano veri e propri drammi familiari, e i danni collaterali che incidono sulla stessa famiglia a e livello individuale”, ha detto Latella, sottolineando “l’importanza di uno strumento normativo che arrivi anche sui banchi di scuola”». «”Infine, la vicepresidente nazionale Maria Rita Mallamaci – è detto ancora nel comunicato – ha richiamato i due ambiti d’azione che interessano particolarmente all’associazione: la cura e la prevenzione. Riguardo al secondo punto all’ordine del giorno, ovvero alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche di Calabria tramite la diffusione della cultura della legalità e della giustizia, sono stati auditi Filippo Cogliandro, ambasciatore della Ristorazione Antiracket nel mondo e Giuseppe Carrozza, referente Consorzio Terre del sole». «Anche qui – ha concluso Bova – c’è un messaggio fondamentale che ci sta a cuore: il Buono di Calabria e la legalità quale binomio imprescindibile di crescita della nostra terra».

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