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D'Acri: «Chiesto lo stato di calamità per l'agricoltura»

LAMEZIA TERME «Alla fine di un iter – di verifica e documentale – che in questi casi è particolarmente complesso e che determina necessariamente l’impiego del tempo necessario la giunta regionale h…

Pubblicato il: 07/03/2017 – 15:13
D'Acri: «Chiesto lo stato di calamità per l'agricoltura»

LAMEZIA TERME «Alla fine di un iter – di verifica e documentale – che in questi casi è particolarmente complesso e che determina necessariamente l’impiego del tempo necessario la giunta regionale ha chiesto al ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con una delibera approvata ieri, il riconoscimento del carattere eccezionale degli eventi calamitosi verificatisi in Calabria nei primi dieci giorni di gennaio». È quanto comunica, in una nota, il consigliere regionale con delega all’Agricoltura Mauro D’Acri. «In quel periodo – aggiunge -, infatti, alcuni territori regionali sono stati interessati da una straordinaria ed eccezionale ondata di maltempo con il susseguirsi di neve, gelo e pioggia; a patirne i drammatici effetti sono state molte delle produzioni agricole ed agroalimentari localizzate sui territori di 36 comuni. In alcuni casi è andato completamente distrutto il prodotto, in altri i danni hanno anche riguardato le piante con potenziali e negativi effetti per i raccolti futuri; insomma una situazione estremamente difficile che ha colpito il reddito degli agricoltori e vanificato gli investimenti delle imprese agricole».
«Le competenti strutture regionali – afferma ancora D’Acri – hanno effettuato tutti i sopralluoghi, verificato i danni, compilato le schede del ministero e predisposto una approfondita relazione tecnica che ci ha consentito di chiedere l’intervento del Fondo di solidarietà nazionale per la compensazione dei danni subiti dalle produzioni agricole calabresi. Purtroppo questi eventi, che si ripetono ormai con una preoccupante intensità, costituiscono uno degli elementi imprevedibili ed imponderabili per chi quotidianamente è impegnato nel nostro straordinario e sempre più apprezzato sistema agroalimentare; come Regione possiamo fare poco o nulla per intervenire sulle cause – legate come è noto ai fin qui poco considerati cambiamenti climatici – ma possiamo però essere protagonisti di un’attenzione costante, di percorsi amministrativi sempre più veloci e puntuali che permettano almeno di ristorare i danni».
«Ecco perché, ad esempio – sostiene il consigliere regionale – abbiamo anche avanzato precise richieste e fornito utili suggerimenti al ministero che, proprio nei giorni scorsi, ha approvato il Piano assicurativo agricolo 2017, uno strumento destinato ad agevolare le assicurazioni per le produzioni vegetali, le strutture aziendali, gli allevamenti zootecnici».
«Certo, inutile negarlo, il percorso per rendere lo strumento assicurativo conveniente e soprattutto sostenibile per le imprese – conclude – è ancora lungo; a fronte di ciò dobbiamo essere sempre più consapevoli del fatto che se i mutamenti climatici non vengono fermati, se non si avviano forti ed intelligenti politiche di promozione della sostenibilità ambientale dei processi produttivi e di vita, l’agricoltura sarà sempre più vulnerabile ed esposta a questi rischi».

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