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'Ndrangheta, commissioni d'accesso a Corigliano, Cassano e Gioia Tauro

CORIGLIANO CALABRO A Corigliano Calabro e Cassano allo Jonio arriva la commissione d’accesso. Il prefetto Gianfranco Tomao ha nominato le commissioni incaricate di accertare la sussistenza di …

Pubblicato il: 07/03/2017 – 11:10
'Ndrangheta, commissioni d'accesso a Corigliano, Cassano e Gioia Tauro

CORIGLIANO CALABRO A Corigliano Calabro e Cassano allo Jonio arriva la commissione d’accesso. Il prefetto Gianfranco Tomao ha nominato le commissioni incaricate di accertare la sussistenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa nelle amministrazioni comunali di Cassano allo Jonio e Corigliano Calabro.
La commissione d’accesso per il Comune di Cassano allo Jonio è composta dal viceprefetto aggiunto Vito Turco, dal capitano dell’Arma dei carabinieri Francesco Barona e dal Funzionario ingegnere del Provveditorato interregionale opere pubbliche Sicilia e Calabria, Francesco Trecroci.
La commissione d’accesso per il Comune di Corigliano Calabro è composta dal viceprefetto Filippo Romano, dal dirigente in quiescenza del ministero dell’Interno Antonio Scozzese e dal sottotenente della Guardia di finanza Giulio Tavanzo.
L’attività di accertamento per entrambi i comuni avrà la durata di tre mesi prorogabili in caso di necessità di ulteriori tre mesi.
La commissione d’accesso arriverà anche nel Comune di Gioia Tauro. Lo ha deciso il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, su delega del Ministro dell’Interno. La decisione è stata adottata, riporta un comunicato, «al fine di compiere accertamenti ed approfondimenti per verificare l’eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso». La Commissione è composta da Franca Tancredi, viceprefetto; Luciano Caridi, funzionario economico finanziario e dal maggiore Paolo Nisi, comandante del Gruppo investigativo criminalità organizzata del Nucleo di polizia tributaria del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria. L’accesso ispettivo dovrà essere perfezionato entro tre mesi, prorogabili fino a ulteriori tre qualora necessario. Il consiglio comunale di Gioia Tauro era stato sospeso con provvedimento prefettizio del 30 dicembre 2016, a seguito della deliberazione con la quale era stata approvata una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. Attualmente il Comune è retto dal Commissario prefettizio Domenico Fichera, insediatosi il 31 dicembre scorso.

IL SINDACO DI CASSANO: «NOMINA OPPORTUNA» «Sono sereno. Ritengo opportuna la nomina della commissione per fugare ogni sospetto». Lo ha detto il sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso, all’atto dell’insediamento della Commissione di accesso antimafia disposta dal prefetto di Cosenza. «Più volte – ha aggiunto il sindaco di Cassano – nelle sedi competenti, ho invocato la nomina della commissione alla quale, questa mattina all’atto dell’insediamento, ho espresso il mio benvenuto ed il mio augurio di buon lavoro, garantendo totale disponibilità affinché possa espletare il compito nel miglior modo possibile. Sono convinto di avere fatto pienamente il mio dovere nel rispetto delle leggi del Paese e, quindi, ritengo che sia stata opportuna la nomina della Commissione d’accesso anche per fugare ogni sospetto sulla mia dignità e dirittura morale di uomo e di sindaco e, naturalmente, sull’attività amministrativa». 

E MORRA RIVENDICA: «MERITO DEL M5S» «La Prefettura di Cosenza ha inviato ai comuni di Cassano allo Ionio e Corigliano Calabro due commissioni d’accesso agli atti probabilmente grazie anche a delle interrogazioni che abbiamo presentato alla Camera con Dalila Nesci e Paolo Parentela e al Senato da me e da Luigi Gaetti, vicepresidente della Commissione Antimafia». Lo afferma il senatore Nicola Morra del MoVimento 5 Stelle che già, è scritto in una nota, si era occupato delle questioni del comune di Cassano e per cui il sindaco aveva annunciato una querela nei suoi confronti. «Adesso – prosegue – verificheremo cosa verrà appurato dalle commissioni d’accesso, chi non ha commesso alcunché verrà solo rafforzato dall’accertamento mentre chi, invece, per negligenza o per dolo, qualcosa si è lasciato sfuggire o forse ha fatto, dovrà assumersi le sue responsabilità davanti all’opinione pubblica e alla giustizia». «Il MoVimento 5 Stelle – conclude Morra – crede che poco alla volta da tante altre parti anche in Calabria si possa far luce su episodi che sono, probabilmente, di mala gestione di risorse pubbliche e magari, purtroppo, anche di corruzione».

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