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Investito dal treno, lacrime nella scuola di Leandro

PETRIZZI Occhi lucidi e tante lacrime. Così si sono presentati a scuola i ragazzi della media Ugo Foscolo di Soverato, frequentata da Leandro Celia, il tredicenne di Petrizzi investito da un t…

Pubblicato il: 09/03/2017 – 10:43
Investito dal treno, lacrime nella scuola di Leandro

PETRIZZI Occhi lucidi e tante lacrime. Così si sono presentati a scuola i ragazzi della media Ugo Foscolo di Soverato, frequentata da Leandro Celia, il tredicenne di Petrizzi investito da un treno ieri sera mentre, insieme a due coetanei rimasti illesi, stava facendo un selfie lungo i binari. Il dirigente della scuola Maria Spanò, insieme a tutti i docenti, ha riunito i ragazzi per spiegare quanto è successo. «Abbiamo ricordato Leandro – ha detto la dirigente, visibilmente commossa – leggendo anche alcuni suoi temi. Era arrivato nella nostra scuola solo l’anno scorso ed in un un suo lavoro esprimeva le preoccupazioni per l’ambiente nuovo che avrebbe incontrato e la paura di non legare. Poi spiegava che invece si era trovato bene, aveva fatto amicizia ed anche con gli insegnanti il rapporto era buono. Abbiamo cercato di spiegare ai ragazzi che la tragedia di ieri deve servire come monito. È giusto che i giovani si divertano ma con coscienza e senza mettere a rischio il bene più prezioso, la vita. Siamo sgomenti, scioccati. Lavoreremo ancora con più impegno su questi temi. Fa malissimo vedere stamani tanti ragazzi piangere».
«Leandro – ha aggiunto Maria Spanò – era un ragazzo d’oro, studioso, ben voluto da tutti». Il tredicenne aveva trascorso il pomeriggio al McDonald di un centro commerciale nelle vicinanze della ferrovia. Poi, sulla strada del ritorno verso Soverato, i tre amici hanno deciso di farsi alcuni selfie vicino ai binari, probabilmente senza accorgersi dell’arrivo del treno. Gli altri due ragazzi sono entrambi di Soverato.

«ERANO SUI BINARI PER ANDARE IN SPIAGGIA» Stavano camminando lungo la linea ferroviaria attraversando un ponte su un torrente per poi raggiungere la spiaggia, i tre ragazzini protagonisti della tragedia di Soverato dove uno di loro, Leandro Celia, è morto investito da un treno. A riferirlo è l’avvocato Eliana Corapi che assiste la famiglia di uno dei tre. «I tre – afferma il legale – stavano rientrando a Soverato e hanno deciso di percorrere un tratto di ferrovia per poi proseguire lungo la spiaggia. Si sentivano abbastanza sicuri perché poco prima di salire sui binari avevano visto passare un treno e quindi erano convinti che non ne sarebbero passati altri. Invece mentre stavano percorrendo il ponte sul Beltrame alle loro spalle hanno visto sopraggiungere il convoglio. A quel punto hanno iniziato a correre. Due si sarebbero addossati su un lato della struttura in ferro, mentre Leandro sarebbe rimasto dall’altro lato, forse il più stretto». I tre, spiega ancora l’avvocato Corapi, «hanno fatto alcune foto ma non certo sui binari e non sicuramente selfie estremi di cui si è parlato». Subito dopo l’impatto i due tredicenni sopravvissuti «sono scappati per paura, rivolgendosi poi ad alcuni amici». Leandro e gli altri due ragazzini erano molto amici frequentavano assieme l’oratorio dei salesiani di Soverato. «Indescrivibilmente male»: così Eliana Corapi descrive lo stato in cui versa la famiglia che assiste. «A sostenerli però – aggiunge – ci sono i tanti amici e compagni di scuola che senza sosta tentano di stare il più vicino possibile al minore e ai suoi genitori».

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