CATANZARO Lacrime e commozione a Petrizzi, nella Chiesa di Santa Maria, gremita di giovanissimi, per i funerali di Leandro Celia, il tredicenne morto dopo essere stato travolto da un treno mercoledì sera a Soverato mentre stava attraversando, insieme a due compagni, un tratto di ferrovia jonica. Le esequie, in un clima di grande commozione, sono state celebrate da don Gregorio Montillo, vicario dell’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace. Durante la celebrazione religiosa una compagna di classe del ragazzo, che frequentava la scuola media Ugo Foscolo, ha letto un tema scritto da Leandro. Poi è intervenuto don Gino Martucci dei Salesiani di Soverato che si è rivolto a tutti i ragazzi presenti invitandoli a riflettere sull’importanza e sul valore della vita. All’uscita della bara bianca, coperta di fiori, centinaia di palloncini bianchi e azzurri sono stati lanciati in cielo. Il corteo è proseguito fino al cimitero di Petrizzi. In tarda mattinata il medico legale, nominato dalla Procura di Catanzaro, aveva terminato l’esame esterno di Leandro Celia.
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