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Cirò Marina, palloncini rossi per ricordare Antonella Lettieri

CIRÒ MARINA Una fiaccolata silenziosa e molto partecipata per le strade di Cirò Marina. Così la città calabrese ha inteso rispondere all’appello lanciato per ricordare Antonella Lettieri, la donna …

Pubblicato il: 12/03/2017 – 20:09
Cirò Marina, palloncini rossi per ricordare Antonella Lettieri

CIRÒ MARINA Una fiaccolata silenziosa e molto partecipata per le strade di Cirò Marina. Così la città calabrese ha inteso rispondere all’appello lanciato per ricordare Antonella Lettieri, la donna di 42 anni, uccisa nella sua abitazione la sera dell’8 marzo. Ad organizzare la manifestazione è stata l’amministrazione comunale che ha voluto in tal modo esprimere «vicinanza alla famiglia di Antonella» e affermare «una piena e totale condanna per qualsiasi forma di violenza sulle donne», ma anche manifestare «solidarietà a tutte le vittime della violenza». Alla fiaccolata, che è partita dalla piazza antistante il municipio e ha attraversato le strade del centro per raggiungere l’abitazione della donna uccisa, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio e il deputato del Pd Nicodemo Oliverio. Tanti i sindaci presenti assieme al primo cittadino di Cirò Marina, Nicodemo Parrilla. Molti dei partecipanti al corteo, oltre alle fiaccole, hanno in mano dei palloncini rossi. Sono stati gli organizzatori a chiedere ai cittadini di esibire un oggetto di quel colore proprio per ribadire il no fermo e deciso a ogni forma di violenza sulle donne.

COLPITA PIÙ VOLTE Intanto emergono nuovi particolari sul delitto. La donna è stata colpita ripetutamente con particolare ferocia e con l’intento di uccidere. È quanto emerge dall’autopsia svolta nell’obitorio dell’ospedale di Crotone. L’assassino, secondo quanto è trapelato, si sarebbe accanito sulla vittima anche quando, dopo i primi colpi, è finita a terra, utilizzando due armi (o forse una sola ma provvista anche di una lama), sferrando furiosamente diversi colpi sulla testa e sul tronco e attingendo organi vitali. La quarantaduenne, da quanto si è potuto sapere, non sarebbe morta subito e avrebbe tentato di difendersi dall’aggressione mortale con il corpo contundente che l’assassino ha portato via dal luogo del delitto. Le indagini dei carabinieri si sono concentrati su alcune persone, ritenute soggetti di interesse investigativo, ma nei cui confronti non sarebbero stati emessi provvedimenti. Sul fronte delle indagini i carabinieri del Comando provinciale di Crotone, assieme ai colleghi della Compagnia di Cirò Marina e del Ris di Messina, che sono al lavoro da giovedì mattina, quando il cadavere della donna è stato ritrovato da un parente, stanno portando avanti una ricognizione investigativa a 360 gradi alla ricerca di fonti di prova. Gli investigatori, che operano con il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, si sono concentrati su alcune persone, ritenute soggetti di interesse investigativo, ma nei cui confronti non sarebbero stati emessi provvedimenti.

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