RENDE L’Unical alla scoperta del modello Acquaformosa. Negli scorsi giorni un gruppo di studenti del master di primo livello “Docente educatore per l’inclusione interculturale e digitale” dell’Università della Calabria è stato ospite del progetto Sprar di Acquaformosa e del centro per minori non accompagnati “Roberta Lanzino”. L’incontro, momento conclusivo del master, è stato caratterizzato dalla visita dei corsisti, accompagnati dall’equipe multidisciplinare diretta della dottoressa Simonetta Bonadias, dal presidente dell’associazione Vincenzo De Angelis e dall’assessore all’Accoglienza Giovanni Manoccio, che hanno visitato le strutture dello Sprar: dalla sede amministrativa a quella operativa passando per il centro minori alla presenza della responsabile minori Antonella Adilardi.
Un viaggio alla scoperta di quelli che ormai sono riconosciuti, anche a livello europeo, come i luoghi dell’accoglienza e dell’integrazione, simboli di una Calabria che costruisce ponti per aiutare chi fugge dalle guerre e dalla disperazione. Soddisfazione è stata espressa dalla responsabile del master, professor Costabile, che ha evidenziato la grande accoglienza ricevuta e l’importanza dell’iniziativa: «Il mio augurio è che ognuno dei ragazzi oggi presenti possa portare il calore sprigionato in questo incontro fuori da questi progetti, per creare tutti insieme un mondo migliore».
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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