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"Caso Roccisano", Nicolò: «Oliverio non può tacere»

REGGIO CALABRIA «Non è possibile che il presidente della giunta continui a tacere di fronte al rilievo politico che ormai ha assunto il “caso” dell’assessore Roccisano, responsabile del delicato se…

Pubblicato il: 14/03/2017 – 14:42
"Caso Roccisano", Nicolò: «Oliverio non può tacere»

REGGIO CALABRIA «Non è possibile che il presidente della giunta continui a tacere di fronte al rilievo politico che ormai ha assunto il “caso” dell’assessore Roccisano, responsabile del delicato settore del lavoro e delle politiche sociali che, come è accaduto altre volte, ha improvvidamente scaricato su un dirigente la responsabilità in merito alle inadempienze e ai ritardi gravi che si registrano nelle attività di progettazione del suo dipartimento su questioni delicate quali Garanzia giovani, la formazione e la riforma del welfare (qui il servizio del Corriere della Calabria)». Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò, sottolineando che «la vicenda configura una questione politica che chiama in causa precise responsabilità e che non possono e non devono essere ridotte in modo strumentale e demagogico a carenze gestionali, organizzative e di mera inefficienza».
«C’è in ballo, infatti – aggiunge Nicolò –, da una parte la posizione dell’assessore Roccisano, peraltro, anche in altre occasioni protagonista di comportamenti fortemente discutibili, dall’altra il ruolo della stesso assessore a cui compete l’attività di indirizzo politico in merito agli obiettivi programmatici da raggiungere che devono “a loro volta” essere realizzati attraverso l’assistenza dei dirigenti i quali dovrebbero solo garantire la legittimità dell’iter senza avere alcuna responsabilità nel merito, responsabilità che, invece, appartengono solo ed esclusivamente alla politica».
«Siamo arrivati veramente alle comiche! Da tempo, infatti, assistiamo ad un continuo scaricabarile – continua l’esponente politico – quindi, un continuo trasferimento di responsabilità in merito a gravi disfunzioni sulle strutture burocratiche malgrado le tante decantate e, perfino, strombazzate rimodulazioni organizzative sempre qualificate come salvifiche e risolutive ma, evidentemente, non all’altezza dei gravi problemi esistenti in Calabria».
«Si accumulano così – conclude Nicolò – gaffe, figuracce e anche incredibili incertezze, senza udire finora la voce del governatore Oliverio che ha il dovere e la responsabilità di vigilare, in questo caso, intanto per non rimanere nell’incertezza e nella confusione di ruoli e, doverosamente, dare risposte alla Calabria. Chi governa non può limitarsi a sterili considerazioni additando responsabilità vere o presunte e neppure cercare improbabili scusanti ma è chiamato a risolvere le questioni e a intervenire con i necessari provvedimenti. Chi non ne è capace, allora è meglio che si faccia da parte».

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