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Cortale, in fiamme l'auto di un assessore

CORTALE L’autovettura di un assessore comunale di Cortale, centro in provincia di Catanzaro, è stata parzialmente distrutta, la notte scorsa, da un incendio doloso. I malviventi hanno preso di…

Pubblicato il: 14/03/2017 – 11:13
Cortale, in fiamme l'auto di un assessore

CORTALE L’autovettura di un assessore comunale di Cortale, centro in provincia di Catanzaro, è stata parzialmente distrutta, la notte scorsa, da un incendio doloso. I malviventi hanno preso di mira Danilo Scollato, assessore comunale e segretario del locale circolo del Partito Democratico. La macchina era parcheggiata nei pressi dell’abitazione dell’amministratore. Le fiamme, che si sono sviluppate da una ruota, sono state domate subito da alcune persone il cui intervento ha ridotto i danni.
Le indagini sono portate avanti dai carabinieri della compagnia di Girifalco, mentre l’amministrazione comunale ha espresso solidarietà all’assessore, evidenziando che «gli atti intimidatori ai danni di amministratori non hanno condizionato e non condizioneranno la linea politica e il modo di amministrare».

BOVA: « Il presidente della Commissione regionale antindrangheta, Arturo Bova, esprime solidarietà all’assessore comunale di Cortale (Cz), Danilo Scollato per l’incendio della sua autovettura. «Ancora un atto intimidatorio ai danni di un amministratore locale. Ancora una volta, il vile gesto si è consumato a Cortale, un centro che negli ultimi anni, fin troppe volte, è stato sotto i riflettori per fatti analoghi. L’incendio dell’auto dell’assessore Danilo Scollato, per fortuna fermato prima che potesse arrecare danni seri a cose e persone, è solo l’ultimo evento di una serie di preoccupanti segnali che denotano l’attenzione, ormai alta, di interessi criminali sul comune dell’entroterra catanzarese». «Nell’esprimere quindi solidarietà a Scollato, voglio anche ribadire – perché ci sono passato personalmente e so quanto possa essere facile sentirsi isolati in momenti del genere – la mia vicinanza anche a tutti gli altri amministratori di Cortale che negli anni sono stati vittime di attacchi, come i consiglieri comunali Raffaele Cantafio e Francesco Feroleto, l’assessore Simona Papaleo e, ovviamente, il sindaco Francesco Scalfaro. Tutti loro sappiano, ancora una volta, che in questa lotta per l’affermazione della legalità trovano in me un alleato: è necessario fare quadrato tra le istituzioni per poter mettere in pratica azioni concrete in grado di arginare il malaffare e la criminalità. Cortale non è, purtroppo, un caso isolato. Sono decine e decine i piccoli Comuni in Calabria – dice ancora il presidente Bova – i cui amministratori si trovano stretti nella morsa delle attenzioni criminali. Per consentire loro di non essere più assoggettati al giogo delle mafie locali, è necessario che ci siano strumenti normativi chiari a cui fare riferimento. Strumenti la cui applicazione sia lo schermo di protezione proprio per quegli amministratori il cui potere discrezionale in alcune scelte è fonte di esposizione al ricatto mafioso».
«Abbiamo perciò ideato e costruito la normativa per la prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata in funzione di questa logica, perché sia in grado di offrire riparo normativo agli amministratori più esposti alle attenzioni della ‘ndrangheta. Mentre l’iter di approvazione della normativa procede, però, è anche importante dare segnali concreti e immediati a questi amministratori, mi auguro quindi che si possa già da oggi costruire assieme un percorso di sostegno e vicinanza a tutti loro». «Tra una settimana, il 21 marzo prossimo – prosegue Arturo Bova – Locri e la Calabria saranno teatro della manifestazione promossa da Avviso Pubblico e Libera per la celebrazione della “XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. La Regione, grazie al protocollo firmato dal Vicepresidente Antonio Viscomi, ha inteso sposare in pieno il progetto e sono quindi sicuro che quella sarà la prima occasione utile per affrontare pubblicamente e con la determinazione necessaria il tema delle intimidazioni agli amministratori locali. Mi auguro allora che tutti gli amministratori dei Comuni calabresi, non solo quelli vessati dalle mafie, siano presenti per stringersi gli uni agli altri. Fare fronte comune e compatto, sarà la base su cui costruire un’opposizione forte alla criminalità». «Sono già al lavoro – conclude il presidente della Commissione regionale antidrangheta – perché si possa portare anche a Cortale un momento di pubblico confronto sulla criminalità e sulla sua pervicace presenza in Calabria. Da questa esperienza, ne sono più che convinto, nasceranno importanti provvedimenti contro la ‘ndrangheta». 

LA SOLIDARIETÀ DI MAGORNO «Venerdì incontrerò Danilo Scollato e il sindaco di Cortale per portar loro la vicinanza e la solidarietà mie e del Pd Calabria». Ad affermarlo è Ernesto Magorno, segretario regionale Pd Calabria, alla luce della grave intimidazione subita da Scollato, assessore comunale a Cortale e coordinatore del locale circolo del Pd. «La nostra comunità politica è al fianco dei nostri dirigenti e di tutti gli amministratori costretti a conoscere la mano pesante delle illegalità e delle intimidazioni. La violenza non deve far breccia nella nostra azione politica e amministrativa».

E QUELLA DI ENZO BRUNO Anche il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, esprime la propria solidarietà a Danilo Scollato, segretario della Sezione del Pd e assessore con delega alla protezione civile e ambiente del Comune di Cortale, vittima di un atto intimidatorio che ha inquietato la comunità e  gli amministratori dell’Ente amministrato dal sindaco Francesco Scalfaro. Domenica scorsa, infatti, è andato a fuoco il Suv di Scollato che era parcheggiata sotto casa, per fortuna senza conseguenze estreme. Un “grave gesto”, rileva il presidente Bruno che esprime la vicinanza dell’intero consiglio provinciale che «non deve togliere fiducia e sminuire gli importanti risultati ottenuti in questi anni da una amministrazione che lavora nella legalità e nella trasparenza. A Scollato – dice ancora – chiediamo di andare avanti nella propria attività istituzionale senza dimenticare che la correttezza e l’impegno per il bene comune, oltre che la vicinanza della sua comunità e di tutti gli amministratori onesti, sapranno sostenerlo in questo momento difficile».

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