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Processo Asi, chiesta la condanna di Frasca e Tommasi

COSENZA Condannare tutti gli imputati del processo sulla presunta allegra gestione del Consorzio di sviluppo industriale di Cosenza. È stata questa la richiesta della Procura di Cosenza per l’ex pr…

Pubblicato il: 14/03/2017 – 17:25
Processo Asi, chiesta la condanna di Frasca e Tommasi

COSENZA Condannare tutti gli imputati del processo sulla presunta allegra gestione del Consorzio di sviluppo industriale di Cosenza. È stata questa la richiesta della Procura di Cosenza per l’ex presidente Diego Tommasi, il direttore generale Stefania Frasca e il responsabile dell’area contabile Carlo Antonio Rango.
I reati contestati, a vario titolo, sono truffa, falsità documentale e abuso d’ufficio. Le indagini sono iniziate nel 2013 e i fatti contestati vanno dal 2008 al 2014. Il pubblico ministero Domenico Frascino ha chiesto la condanna a 4 anni per Frasca, 3 anni e 8 mesi per Tommasi e 2 anni per Rango. Per Stefania Frasca il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione per due capi di imputazione. L’accusa contesta quattordici capi di imputazione.
Secondo l’accusa, tramite false dichiarazioni, la direttrice del Consorzio si sarebbe autoassegnata un incremento dei suoi compensi e sia lei che l’ex presidente si sarebbero fatti liquidare rimborsi sulla base di una semplice autodichiarazione.
Nel corso della requisitoria il pubblico ministero ha ricostruito l’impianto accusatorio per ogni singolo capo di imputazione evidenziando come sia per Frasca che per Tommasi si sia concretizzato il falso ideologico.
Accuse che la difesa di Frasca (gli avvocati Franz Caruso ed Elena Florio) ha provato a smontare. I legali hanno sostenuto la totale estraneità di Stefania Frasca rispetto ai fatti contestati. Una tesi avvalorata da diversi documenti che sono finiti nel processo e – a dire della difesa – dai diversi “non ricordo” di alcuni dei testimoni sentiti in udienza. Articolata l’arringa dell’avvocato Florio che ha ripercorso la vicenda anche tenendo conto del ruolo avuto dalla Regione. L’avvocato Franz Caruso, nella sua discussione, ha sottolineato l’estrema professionalità e serietà dell’architetto Frasca. Nessuna responsabilità dell’allora presidente Tommasi secondo il suo avvocato Paolo Guadagnuolo, che ha motivato al collegio (presieduto dal giudice Enrico Di Dedda) la totale estraneità dell’ex assessore regionale nel periodo in cui ricopriva il ruolo di presidente del Consorzio. L’avvocato Misasi, difensore di Rango, ha evidenziato come il responsabile dell’area contabile non abbia commesso alcun illecito. Le difese hanno chiesto l’assoluzione per i tre assistiti. Il collegio ha aggiornato il processo a domani, mercoledì 15 marzo, per le repliche del pm – che ha annunciato di dover depositare alcuni documenti – e poi eventuali controrepliche. Al termine delle quali ci sarà il collegio si ritirerà in camera di consiglio per emettere la sentenza.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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