ROMA «Sin dal dicembre 2015 il nostro management ha incontrato a più riprese – da ultimo lo scorso 8 febbraio – sia lei che suoi delegati e rappresentanti degli enti locali interessati. In ogni occasione la compagnia ha rappresentato l’insostenibilità degli operativi, pur assicurando piena disponibilità a proseguire le operazioni a fronte di un forte coinvolgimento istituzionale nella ricerca di misure idonee a garantire la continuità dei voli ed evitarne la chiusura. Purtroppo in ben quindici mesi non si è registrato alcun sostanziale progresso a riguardo». Lo scrive l’amministratore delegato di Alitalia Cramer Ball in una lettera – anticipata in parte dall’Ansa – al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Nella missiva, in cui si evidenzia anche che «ad oggi Alitalia vanta nei confronti della Regione crediti per 1,853 milioni di euro», Ball ribadisce la disponibilità a «valutare eventuali nuovi scenari, misure e forme di incentivazione di immediata attuazione» per ripristinare «in maniera sostenibile» i voli con Reggio Calabria.
Ball, in riferimento alla richiesta di espressione di interesse propedeutica alla pubblicazione di un Bando regionale, puntualizza che, visto che, «nelle proprie osservazioni la Commissione europea ha evidenziato l’impossibilità di erogare incentivi per collegamenti esistenti e per l’aumento di frequenze», la compagnia «ha ritenuto inutile proseguire sulla strada della sottoscrizione di manifestazione di interesse prima e dell’adesione ad un potenziale bando pubblico poi. Bando che ad oggi – aggiunge Ball -, è bene ricordarlo, non è ancora stato pubblicato». L’ad di Alitalia fa quindi riferimento agli 1,853 milioni di crediti vantati dalla compagnia nei confronti della Regione «relativi ad attività di marketing scaduti ormai da due anni»: sul pagamento di queste somme «Alitalia ha ricevuto rassicurazioni circa il pagamento», ma «oltre ad essere lontani dal compensare le perdite della compagnia – sottolinea l’ad – gli impegni non si sono comunque mai concretizzati».
In aggiunta, Ball ricorda che «fino a pochi giorni fa l’aeroporto di Reggio Calabria – oggi affidato alla gestione della Sacal – era soggetto a procedura fallimentare, situazione che nel tempo ha impedito di negoziare possibili accordi di incentivazione». Inoltre ricorda che nel dicembre 2016 la Regione si era impegnata a «facilitare eventuali soluzioni per il trasferimento del personale Alitalia attualmente impiegato presso l’Aeroporto Tito Minniti ad una società di handling terza, con conseguente riduzione dei costi per circa 2 milioni di euro». Per garantire la sostenibilità delle operazioni da/per Reggio Calabria, Alitalia riconferma comunque la propria apertura «ad operare in regime di continuità territoriale, come già fatto in passato sulla rotta Torino-Reggio Calabria fino al 2014», sottolinea Ball, ricordando che il riconoscimento della continuità territoriale dipende «esclusivamente dagli enti locali e dalle istituzioni nazionali preposte».
DELRIO: «LE CONDIZIONI PER IL RILANCIO CI SONO» Anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio è intervenuto sulla questione dell’aeroporto di Reggio nel corso del question time alla Camera dei deputati, rispondendo a un’interrogazione sul futuro dello scalo. «Da più di un anno convoco riunioni e con successo sono riuscito a mantenere per un anno al tavolo Alitalia, stiamo lavorando al fianco delle Regioni che devono essere protagoniste. Vi sono le misure europee e tutte le condizioni per rilanciare lo scalo di Reggio Calabria, sappiamo che Alitalia purtroppo ha deciso di interrompere i voli, ma stiamo lavorando per trovare soluzioni alternative».
SANTELLI: «GRAVI RESPONSABILITÀ DELLA GIUNTA» «I fatti resi noti dall’amministratore delegato di Alitalia circa le gravi inadempienze della Regione, debitrice di circa 2 milioni di euro, confermano le gravi responsabilità della giunta sulla decisione della compagnia aerea di sospendere i voli da e per Roma». Lo afferma Jole Santelli, coordinatore regionale e deputato di Forza Italia. «Oliverio ha taciuto le inadempienze – prosegue Santelli – e purtroppo ancora una volta è stato smascherato. La Regione naviga a vista in ogni direzione, come ha detto giustamente Unindustria, e le conseguenze si notano nell’assenza di una minima progettazione di sviluppo». «Registriamo con soddisfazione – sostiene ancora Santelli – la disponibilità espressa da Ball circa il ripristino dei voli e aspettiamo il tardivo ma indispensabile intervento di Regione e Comune di Reggio Calabria per un nuovo accordo sulla gestione dello scalo».
DIENI: «DA OLIVERIO SOLO PROCLAMI» Dura la presa di posizione di Federica Dieni, deputata del M5s. «Il governatore Mario Oliverio – ha detto – è stato pubblicamente sbugiardato dall’amministratore delegato di Alitalia, Cramer Ball. Ancora una volta le promesse e le rassicurazioni fornite negli ultimi mesi da Oliverio vengono platealmente smentite dai fatti». «Inutile dire – sostiene ancora Dieni – che queste ultime rivelazioni confermano i nostri sospetti: Oliverio ha, intenzionalmente o meno, trascurato il caso Alitalia e lo stesso destino dell’aeroporto dello Stretto. Dalle parole di Ball si evince che, se solo i capataz della Cittadella regionale avessero voluto, si sarebbe potuto siglare un accordo che contemperasse sia le esigenze economiche di Alitalia, sia i bisogni dei viaggiatori della provincia di Reggio e di Messina. Oliverio, invece, malgrado i proclami al limite del paternalismo, non ha inteso concedere nulla, con gli effetti che ora sono sotto gli occhi di tutti. In ogni caso, non tutte le speranze sono perdute, visto che Ball ha ribadito la disponibilità di Alitalia a valutare nuove forme di incentivazione per ripristinare i voli con Reggio, anche attraverso il riconoscimento della continuità territoriale. La palla, insomma, era ed è di nuovo nel campo di Oliverio. Che dovrebbe una buona volta decidersi a dare seguito a quelle che finora sono state solo chiacchiere».
ORSOMARSO: «CHI NON HA VOLUTO ALITALIA?» Anche il consigliere regionale Fausto Orsomarso è intervenuto sul tema: «Possiamo dire che non c’eravamo sbagliati nel nostro j’accuse al governo (espressione del Pd e del renzismo), al governatore della Calabria, Mario Oliverio, e al primo cittadino della città dello Stretto, Giuseppe Falcomatà». «Un j’accuse il Nostro – scrive ancora nel comunicato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – che prescindeva da ogni sorta di speculazione politica e da qualsiasi tentativo di fare propaganda. Se di errori in tutta questa vicenda, mortificante, dobbiamo parlare non possiamo sottrarci come esponenti della minoranza in Consiglio regionale e come esponenti politici alla responsabilità di aver creduto nella diplomazia e nella buona fede di chi, in primis, in questo momento, si trova a gestire il bene e gli interessi della Calabria e dei calabresi. Ora – puntualizza il consigliere – ci aspettiamo che sia Oliverio a spiegarci il perché del ritardo del pagamento dei 1,853 milioni che spettano ad Alitalia. Oliverio, inoltre, spieghi il perché quel bando pubblico, richiamato dall’ad di Alitalia, che avrebbe potuto essere risolutivo, non è stato pubblicato. Chi non ha avuto e non ha interesse a far restare Alitalia a Reggio Calabria? Quali altri interessi si sono tutelati e a vantaggio di chi e perché?».
x
x