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«Vent’anni di illeciti» per l’imprenditore legato al clan Arena

CATANZARO Si avvaleva di prestanome, Francesco Anselmo Cavarretta, 53 anni, ma era lui il reale utilizzatore di beni mobili, immobili e quote societarie che mercoledì la Guardia di finanza, su prov…

Pubblicato il: 15/03/2017 – 18:40
«Vent’anni di illeciti» per l’imprenditore legato al clan Arena

CATANZARO Si avvaleva di prestanome, Francesco Anselmo Cavarretta, 53 anni, ma era lui il reale utilizzatore di beni mobili, immobili e quote societarie che mercoledì la Guardia di finanza, su provvedimento del Tribunale di Crotone, ha confiscato. Le indagini patrimoniali sono partite dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, coordinate dal procuratore capo Nicola Gratteri, dall’aggiunto Vincenzo Luberto e dal sostituto procuratore Domenico Guarascio. Dalle indagini, è scritto nel provvedimento, emerge «la vicinanza del Cavarretta al clan ‘ndranghetistico della famiglia Arena, operante nel crotonese e in particolare nella zona di Isola Capo Rizzuto».
Il Tribunale di Crotone, ufficio misure di prevenzione, accogliendo le richieste dei magistrati, ha disposto la sorveglianza speciale di Cavarretta per tre anni e l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, ossia Isola Capo Rizzuto, oltre alla confisca di beni, tra immobili, quote societarie, esercizi commerciali e un villaggio turistico, per un valore di 21 milioni di euro.
Nel luglio 2016 era stata data esecuzione, sempre da parte delle Fiamme gialle di Crotone, all’applicazione del sequestro anticipato di beni mobili, immobili ed aziende nella disponibilità diretta ed indiretta dello stesso imprenditore in virtù dei riscontri documentali raccolti dai finanzieri, nel corso degli anni. Cavarretta, infatti, si sarebbe inserito nell’economia legale, «favorito da soggetti intranei alla criminalità organizzata, utilizzando ingenti liquidità finanziarie, frutto di proventi illeciti derivanti da contributi statali, europei e rimborsi Iva, erogati a imprese commerciali – ad egli stesso direttamente o indirettamente riconducibili».

VENT’ANNI DI ILLECITI Non solo frequentazioni, stretti rapporti finanziari con gli Arena, precedenti giudiziari e di polizia. La figura di Cavarretta viene tratteggiata anche dalle dichiarazioni, «precise e convergenti» di collaboratori di giustizia come Vrenna, Bonaventura e Giglio. Secondo i giudici del Tribunale di Crotone tutti gli elementi raccolti dagli inquirenti ricostruirebbero un ventennio di illeciti: evasione fiscale, riciclaggio di proventi di attività illecite, e un’attitudine a delinquere abitualmente «mettendo anche in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica, trovando forza nel contributo offerto al sodalizio criminale di tipo ‘ndranghetisco degli Arena» e nella frequentazione di pregiudicati ai quali sarebbe legato non da rapporti di parentela ma «da un interesse criminoso».

IL PROFILO PATRIMONIALE Era troppo profondo il gap tra i redditi dichiarati da Cavarretta e la disponibilità diretta o indiretta di beni per non attirare l’attenzione della Distrettuale antimafia. Gli accertamenti patrimoniali svolti dalla Guardia di finanza hanno mostrato, scrivono i giudici di Crotone, la disponibilità per l’imprenditore di un «rilevante compendio mobiliare immobiliare quote societarie e investimenti in strumenti finanziari sia direttamente che indirettamente ad egli riconducibile», il cui valore complessivo si mostra sproporzionato, secondo gli investigatori, rispetto al modesto apparente e giustificabile reddito dell’imprenditore e dei suoi congiunti. Dal 1999 al 2013, infatti, Cavarretta e sua moglie avrebbero percepito redditi decisamente inferiori rispetto alle risorse impiegate per la realizzazione del patrimonio accumulato.
In particolare sarebbe emerso che l’imprenditore avrebbe distratto in altri affari buona parte delle somme percepite, compiendo una serie di reati fallimentari. Questo avrebbe permesso a Francesco Anselmo Cavarretta di realizzare e manutenere una elegante struttura turistica creta a Isola Capo Rizzuto, a pochi metri dall’abitazione dello stesso imprenditore.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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