REGGIO CALABRIA «Corrispondono a quanto noi sosteniamo da mesi le affermazioni del consigliere Bevacqua con cui censura l’inequivocabile scollamento tra giunta e Consiglio che pone pericolosamente sull’orlo del precipizio il futuro dell’attuale compagine politica al governo della Regione». Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò. «Ormai è un fatto assodato: assemblea ed ssecutivo – prosegue Nicolò – viaggiano su un doppio binario. Manca completamente quella sintesi che dovrebbe garantire non un buon governo, ma semplicemente un governo. Una maggioranza frammentata dove la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra in spregio all’esigenza di raccordo permanente tra attività legislativa e amministrativa. Riscontriamo reiterati comportamenti causa di inefficienza ed inefficacia dell’azione legislativa e gestionale riguardo a processi istituzionali strategici, la cui agibilità è palesemente compromessa. L’attuale legislatura sarà marchiata dall’irresponsabilità ovvero dalla manifesta incapacità politica di questa giunta regionale di discutere, confrontarsi persino con i consiglieri che la sostengono. Piuttosto che fare “mea culpa” si preferisce addossare il peso della disfatta ai governi del passato o peggio agli attuali burocrati con l’obiettivo di spostare l’attenzione rispetto all’ampia collezione di gaffe, errori e promesse non mantenute».
«Un escamotage fallimentare – sostiene ancora il capogruppo di Fi alla Regione – con solo operazioni-immagine ma le responsabilità continuano a stagliarsi in tutta la loro gravità. Inadempienze, lacune e ritardi minano settori strategici per lo sviluppo della Calabria e per la garanzia dei diritti alle fasce più deboli. Sono vicende-fotocopia quelle che si ripetono da due anni. Dall’istruzione ai fondi strutturali destinati ai disabili, dalla sanità all’agricoltura la Regione ha inanellato, una dopo l’altra, tante troppe bocciature con un ingente danno oltre che alle casse pubbliche, all’immagine stessa della Calabria. Situazioni grottesche, al limite del paradosso, dinanzi a cui si è preferito “mettere la testa sotto la sabbia”. Solo per citarne alcune: come dimenticare il blocco di oltre 174 milioni di euro derivanti da finanziamenti europei destinati agli imprenditori agricoli. Una cifra che venne congelata dai tecnici della Commissione Europea a causa di errori rilevanti commessi dalla Regione nei programmi di sviluppo rurale. Ancora, i 364 milioni dei fondi Pac, il piano di azione per la coesione dell’Ue, non utilizzati dalla Calabria stornati a rimpinguare il bonus occupazionale nazionale. E ancor più grave: la nostra regione ha restituito allo Stato oltre 2,6 milioni di euro non spesi destinati al diritto allo studio, agli studenti anche disabili e al diritto al lavoro».
«Non depone a favore del governo regionale – sottolinea ancora Nicolò – il mancato avvio del Piano di contrasto alla povertà. E resta una chimera anche l’attuazione del Programma Garanzia Giovani nonostante giungano dalla giunta regionale continue assicurazioni che molto presto i giovani che hanno partecipato al bando riceveranno le provvidenze maturate. Una lista interminabile di errori, peraltro oggetto di nostre rimostranze, continuamente richiamate in Aula e ribadite sui media, ma a cui si è scelto irresponsabilmente di glissare. Siamo dinanzi ad un vero corto circuito. La Calabria necessita di una chiara svolta con risposte incisive ed efficaci. Basta con la politica propagandistica e delle vecchie logiche; basta con quel che e’ stato oppure con quel che sara’. Occorre il fare. Serve una seria progettualità che sviluppi le potenzialità inespresse del nostro territorio con particolare riguardo ai settori del turismo e dell’agricoltura che rappresentano il volano per la crescita della Calabria».
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