«No al populismo, non sono un furbetto»

Egregio direttore,
con riferimento all’articolo pubblicato il 15 marzo 2017 ho bisogno di avere ospitalità sul suo giornale per dovere di replica quale commissario del Parco delle Serre.
Sono convinto che la stampa ha il dovere d’informare i consociati su quanto accade e su quanto d’interesse pubblico ma nel contempo sono convinto che il dovere d’informazione non possa essere il veicolo per porre alla berlina coloro i quali sono ancora sottoposti a procedimento penale e quindi assistiti del diritto costituzionale alla presunzione d’innocenza. Con riferimento al procedimento penale pendente sono certo che sarò in grado di dimostrare la mia assoluta estraneità ai fatti che mi vengono contestati, dato che non solo nessuna assenza arbitraria si è mai verificata ma ho svolto la mia attività a servizio della Regione oltre l’orario previsto, senza aver diritto ad alcun compenso straordinario. Ritengo inoltre che l’esercizio del diritto di informazione non possa travalicare i limiti previsti dalla legge quale quello della  pertinenza, che è  stato superato laddove sono stati resi pubblici i miei recapiti e indirizzi e soprattutto quello della continenza che impone di esporre i fatti in modo che siano evitate gratuite aggressioni all’altrui reputazione.
Principio violato dato il compiacimento che traspare dal testo dell’articolo, fin dall’uso del termine spregiativo furbetto, il richiamo ironico al principio del garantismo, la narrativa dell’impegno politico e sindacale quasi fosse una colpa da stigmatizzare. Sarebbe stato opportuno ricordare che si  tratta di un incarico a tempo affidatomi proprio perché dipendente e funzionario regionale con conservazione del trattamento economico  senza percepire  altra indennità aggiuntiva.
Mi preme da ultimo precisare che non è pertinente l’accostamento con la vicenda che ha coinvolto il dottore Errigo ex commissario per il quale vi è stato un provvedimento interdittivo che invece non ha riguardato la mia posizione, elemento questo di non poco conto per valutare la legittimità giuridica e morale di esercitare nella pienezza tutti i diritti civili e politici.
Capisco che il vento del populismo tende a introdursi nei diversi settori della polemica politica ma sarebbe bene che da questo si tenessero alla larga i giornalisti, che non devono cercare consenso ma prestare servizio alla comunità nel presentare le notizie con la maggiore obiettività possibile.

Domenico Sodaro
Commissario straordinario Parco delle Serre

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La replica del dottore Sodaro al nostro servizio si commenta da sola. (an. ri.)