CROTONE Resta in carcere Salvatore Fuscaldo, il 50enne accusato dell’omicidio di Antonella Lettieri, la 42enne uccisa la sera dell’8 marzo a Cirò Marina. Il gip di Crotone ha convalidato il fermo ed ha disposto la custodia in carcere al termine dell’interrogatorio di garanzia. L’interrogatorio di Fuscaldo, che era assistito dall’avvocato Francesco Amodeo, si è tenuto questa mattina. L’uomo ha risposto alle domande del giudice fornendo una versione alternativa a quella dell’accusa: ha negato decisamente di aver ucciso Antonella e, quanto al presunto prestito che la donna gli avrebbe fatto e che potrebbe essere uno dei motivi scatenanti del raptus omicida, Fuscaldo ha replicato che lui lavora e non ha certo bisogno di denaro. Riguardo alla prova che lo incastrerebbe, la macchia di sangue repertata dai Ris sul sedile posteriore della sua Alfa 156, Fuscaldo ha spiegato che lasciava sempre l’auto aperta perché aveva il telecomando rotto e che Antonella aveva imparato a guidare proprio sulla sua vettura, quindi potrebbe aver lasciato quella piccola traccia di sangue in epoca molto anteriore al delitto. Sta di fatto che il gip Ciociola ha ritenuto poco convicenti le sue giustificazioni e ha deciso di mantenerlo in carcere per l’omicidio della giovane donna.
L’ULTIMO SALUTO AD ANTONELLA Oggi, intanto, in centinaia hanno partecipato al funerale di Antonella Lettieri. La bara bianca, coperta da rose bianche, è uscita dal palazzo comunale dove da ieri era stata allestita la camera ardente accompagnata da una folla silenziosa. La cerimonia, nella piccola chiesa di San Cataldo, è stata officiata dai parroci don Gianni Filippello e don Antonio Mazzone. «Siamo – ha detto don Filippelli – come una grande famiglia nella preghiera silenziosa. Una famiglia che trova nell’unione e nella speranza il modo per vivere un dolore incomprensibile». «Faremo giustizia per tutte le donne che l’8 marzo sono state offese» ha detto, nel suo messaggio, una delle nipoti. Il sindaco di Cirò Marina Nicodemo Parrilla ha detto «non possiamo fare nulla per alleviare questo dolore se non essere vicini col cuore e l’affetto di tutta la popolazione che è caduta nel baratro per colpa di un essere ignobile che mi auguro la giustizia sappia condannare».
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LO STRISCIONE NEL VARESOTTO «Tu Salvatore Fuscaldo, se vuoi salvarti l’anima, ti devi impiccare, sei un mostro». Sono le parole scritte su uno striscione, appeso questa mattina davanti al Comune di Ferno (Varese), contro Salvatore Fuscaldo, il cinquantenne bracciante agricolo di Cirò Marina, fermato ieri con l’accusa di aver ucciso la vicina di casa Antonella Lettieri, 42 anni, lo scorso otto marzo. Le indagini sull’episodio sono affidate ai carabinieri di Busto Arsizio (Varese). Nei comuni del varesotto sono molti i residenti originari della cittadina crotonese, tanto che domani, nel comune di Ferno, sarà fatta celebrare una messa in suffragio di Antonella Lettieri.
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