COSENZA Si sta passando al setaccio una mole di documenti acquisiti al Comune di Cosenza nell’ambito delle indagini della Procura che ha iscritto nel registro degli indagati Giuseppe Cirò, storico collaboratore e, dalla scorsa estate, capo della segreteria del sindaco Mario Occhiuto. Si tratta di una indagine che ha preso il via lo scorso 8 marzo quando il primo cittadino di Palazzo dei Bruzi ha presentato in Procura un esposto denunciando presunte condotte illecite di Cirò.
Il sindaco, subito dopo aver presentato l’esposto, ha provveduto a rimuoverlo dall’incarico perché era venuto meno il rapporto fiduciario. Sulle scrivanie del procuratore capo Mario Spagnuolo, dell’aggiunto Marisa Manzini e del sostituto Giuseppe Cozzolino tutti i documenti relativi alle indagini su Cirò. L’ex segretario di Occhiuto deve rispondere dell’accusa di peculato.
Nell’esposto depositato dal primo cittadino emergerebbero alcuni illeciti e irregolarità nella condotta di Cirò, che avrebbe compiuto nell’esercizio delle sue funzioni.
In particolare, Cirò avrebbe distratto dei fondi della tesoreria comunale che servivano per le trasferte esterne. Si tratterebbe di un ammanco che potrebbe anche superare i 50mila euro.
Ma i magistrati mantengono stretto riserbo sulle indagini soprattutto perché – essendo ancora in fase iniziale – c’è una mole enorme di documenti da visionare da cui potrebbero emergere elementi diversi. Di conseguenza anche l’ammanco potrebbe allargarsi.
mi.mo.
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