CATANZARO Museo della musica, secondo atto della vicenda che sta agitando il Comune di Catanzaro. Già nella giornata di mercoledì avevamo riportato la ricostruzione della vicenda che aveva portato alla scadenza dei termini per la nascita di un museo musicale a Catanzaro, ricostruzione offerta da Danilo Gatto, ideatore del progetto e portavoce delle associazioni promotrici. Giovedì è stata la volta di Ivan Cardamone, presidente del consiglio comunale di Catanzaro, che in una conferenza stampa ha risposto alla ricostruzione di Gatto: «Ho cercato di salvare questo progetto, mi sento tranquillo del mio operato. Anzi, con molto rammarico ho scoperto che i termini perentori di decadenza del progetto fossero fissati al 12 dicembre soltanto quanto mi è pervenuto il decreto di decadenza. La proposta di delibera è arrivata sul mio tavolo il 13 dicembre, quindi a termini già scaduti. Abbiamo provato ad andare avanti comunque, con la consapevolezza che in ogni momento sarebbe potuta arrivare la revoca del finanziamento da parte del Ministero».
«Mi sembra azzardato addebitare delle responsabilità alla mia persona o all’amministrazione comunale: ritengo siano dichiarazioni azzardate. Accetto la strumentalizzazione politica dei fatti in un periodo preelettorale da parte dei colleghi consiglieri, ma non posso accettare illazioni sul lavoro svolto da chi ha condiviso con me tutti i passaggi di questa vicenda», ha proseguito Cardamone.
Nel dettaglio della vicenda, il presidente del consiglio comunale ha spiegato: «Non ritenevamo giusto che il Comune, oltre a conferire un immobile pubblico per un corrispettivo economico calcolato in 42mila euro, si accollasse anche la compartecipazione al 10% di spese richiesta dal bando e tutte le utenze alle casse pubbliche. Avevamo quindi chiesto che le spese venissero ripartite in modo eguale tra le sei associazioni. Inoltre avevamo chiesto che ci fosse una rappresentanza del Comune all’interno del progetto nominata dal sindaco, proprio per condividere appieno il progetto».
ale. tar.
x
x