di Pietro Bellantoni
20 marzo
ANTONIO GENTILE
(Sottosegretario di Stato)
«Con Salvini non ci andremo mai. È un uomo che deve essere sottoposto a delle misure psicologiche molto dure. Per le cose che dice avrebbe bisogno di uno psichiatra, non è una persona normale».
20 marzo
PIPPO CALLIPO
(Imprenditore ed ex candidato governatore)
«Noi calabresi siamo una pappa molla. Viviamo assistiti da un centinaio di ladroni e ignoranti quasi tutti associati alla ‘ndrangheta. Li votiamo perché ci danno del tu, ci offrono il caffè e ci fanno sentire importanti e ci sbrigano la praticuccia all’Inps, all’Asl e al comune. Per il resto non valgono niente. Vedi i cambiamenti negli ultimi venti anni. E noi sempre fedeli nei secoli».
21 marzo
GIUSEPPE GIUDICEANDREA
(Consigliere regionale)
Su Fb: «Non si vive di solo referendum…».
21 marzo
VINCENZO TROTTA
(Coordinatore provinciale di Fi Giovani Cosenza)
«Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno (e ripreso da Corriere della Calabria), che chiede a sindacati, associazioni imprenditoriali, ordini professionali e consumatori di dare i voti ai governatori del Sud, le categorie bocciano sonoramente le politiche economiche del governatore Mario Oliverio e della sua squadra. “Peggio fa soltanto Crocetta, governatore siciliano anch’egli del Partito democratico, e non ci stupiremmo se Oliverio facesse passare ciò come una vittoria: “Stiamo affondando ma c’é un capitano che è riuscito a fare peggio. Siate orgogliosi di me”».
21 marzo
MARIO OLIVERIO
(Governatore della Calabria)
Vota il più simpatico.
21 marzo
DAMIANO COVELLI
(Consigliere comunale Cosenza)
«È assai discutibile che di fronte a tante emergenze ambientali e sociali si trovino i soldi solo per le luminarie. Un vero schiaffo alla miseria! Abbiamo capito che le luci sono il pezzo forte di Occhiuto e così gli affidamenti diretti, per i quali non perde il vizio, ma ogni pazienza ha il suo limite. Segnaliamo alle autorità competenti la prosecuzione di questo malvezzo e non ci meraviglieremo certo se anche questa volta le luminarie diventeranno oggetto di attenzione da parte di inquirenti e media».
22 marzo
MARIO OCCHIUTO
(Sindaco di Cosenza)
«Oggi noi spendiamo molto meno che in passato quando le Amministrazioni del Pd pagavano 700mila euro solo per un concerto di Capodanno o per una rappresentazione teatrale. Proprio loro, spendevano anche sulle luminarie somme più alte delle nostre se si sommano tutte le feste religiose, e senza alcuna progettualità, ma nessuno se ne accorgeva».
22 marzo
DIPENDENTI ALITALIA
(Lavoratori dell’aeroporto di Reggio Calabria)
«Con estrema pazienza e professionalità, visto che tra quattro giorni saranno tutti licenziati con l’accettazione silente di sindaco e governatore, i dipendenti Alitalia stanno continuando ad essere disponibili e “gentili” con i passeggeri. Riusciranno questi dipendenti a garantire il servizio fino al 26 marzo, quando l’ultimo volo Alitalia partirà dall’aeroporto? L’esasperazione e la tenuta dei nervi sono al limite, ne va anche della sicurezza». Terrorismo precarista.
22 marzo
GIUSEPPE SCOPELLITI
(Ex governatore e sindaco di Reggio)
«Oggi, così, restiamo tutti in attesa che qualcuno risolva i nostri problemi, ancora una volta da “colonizzati” costretti a subire e destinati a mendicare, mentre c’erano tutti i presupposti per trovare, da soli, la soluzione e subito dopo indicare alla cittadinanza chi aveva dimostrato, ancora una volta, poco rispetto verso la città di Reggio Calabria… e tu dormi, dormi mentre i miei sogni crollano… cantava Vasco».
23 marzo
CEDIR
(Sede del Tribunale di Reggio)
(Credits: Filippo Diano)
23 marzo
STEFANO BISI
(Gran maestro del Grande oriente d’Italia)
Replica a don Ciotti di Libera, che aveva accostato la massoneria alla ‘ndrangheta: «Ha mai sentito qualcuno di noi attaccare la Chiesa di fronte ai numerosi e preoccupanti casi di pedofilia di tanti sacerdoti? Forse qualcuno ha chiesto le liste dei sacrestani calabresi di fronte all’indagine su un noto prelato coinvolto nelle inchieste di Reggio?».
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