REGGIO CALABRIA Si può attivare in corso di laurea in Scienza della formazione primaria in un dipartimento di Giurisprudenza ed economia? Tanto per chiarire, il corso abilita alla formazione dei docenti nella scuola dell’infanzia e in quella primaria: forma gli insegnanti della vecchia scuola elementare. La risposta passa, secondo il docente dell’Unical Nuccio Ordine, che ha sollevato il caso su Sette del Corriere della Sera, attraverso qualche semplice questione. Per garantire un percorso adeguato servono professori di letteratura italiana, di linguistica italiana, di storia, geografia, inglese. E questi docenti, nel dipartimento che porta avanti la proposta, non ci sono. Spiega Ordine che non ci sono neppure nell’Università che vedrebbe nascere il nuovo corso.
Che è a Reggio Calabria. Già, perché la storia finita sul settimanale nasce nel mondo accademico calabrese e dà lo spunto al docente-scrittore per regolare anche qualche conto interno. Ma seguiamo il filo del suo ragionamento. Ordine racconta che il comitato regionale che raduna i rettori delle università calabresi ha dato parere positivo alla proposta “nata” senza docenti. «Forse i quattro magnifici (nel comitato ci sono Unical, Mediterranea, Magna Graecia e Dante Alighieri, ndr) avrebbero potuto ricordare che non tutti possono insegnare proprio tutto. E, in particolare, il rettore dell’Università della Calabria avrebbe dovuto ricordare, a se stesso e agli altri, che un corso di laurea in Scienza della formazione primaria esiste già nel suo ateneo (con professori titolari delle discipline principali e con i requisiti previsti dalla legge)». Eppure né Gino Crisci né gli altri rettori hanno obiettato nulla.
Ci ha pensato la Conferenza universitaria nazionale di Scienze della formazione, che ha segnalato alla ministra Valeria Fedeli che «tale proposta (quella avanzata da Reggio Calabria, ndr) sia del tutto inammissibile, e con evidenti profili di illegittimità: dall’organismo che l’ha avanzata al non puntuale controllo, a dir poco sostanziale, da parte del Comitato regionale universitario di coordinamento della Calabria in ordine alla significativa mancanza di personale docente di ruolo nei settori scientifico-disciplinari che da sempre caratterizzano un siffatto percorso di laurea».
Anche il Comitato universitario nazionale ha «manifestato forti perplessità – scrive Ordine – sull’istituzione di questo nuovo corso di laurea». E la rivista online Roars ha rilanciato i dubbi: «Dal nulla non nasce nulla». Manca solo che si esprima l’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca). Poi il quadro sarà completo. Intanto il sistema universitario calabrese ha preso uno scivolone rispetto ai colleghi italiani.
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