COSENZA Raffaele Mauro, direttore generale dell’Asp di Cosenza, giura che durante la sua gestione «non ha mai spostato dall’ufficio legale alcuna figura professionale inquadrata nei ruoli dell’Avvocatura». Eppure qualcosa non torna a spulciare l’elenco delle delibere adottate nel corso degli ultimi mesi.
Già, perché lo scorso 2 settembre l’Asp ha deciso di costituirsi in giudizio, la delibera 1399 porta la firma dello stesso Mauro, contro il ricorso intentato, davanti al giudice del lavoro, dall’avvocato Alfonso Niccoli, dipendente dell’Azienda sanitaria bruzia, dopo il suo trasferimento dall’Uoc Area giudiridica all’Uoc Forniture. Un cambio repentino, quello di Mauro, perché solo tre giorni prima di trasferire Niccoli ad altro incarico, allo stesso aveva affidato l’incarico di rappresentare e difendere l’Azienda sanitaria in un ricorso davanti al presidente della Repubblica. Dunque, l’avvocato Niccoli avvia un procedimento che tre giorni non avrebbe potuto più proseguire per effetto del trasferimento.
Da qui la scelta di ricorrere alle carte bollate per rivendicare i propri diritti. La tesi sostenuta da Niccoli, in fondo, è abbastanza semplice: pur non avendo lo status di avvocato, poiché non è stato mai bandito un concorso di avvocato dirigente (sia per il contenimento della spesa pubblica, sia per il blocco delle assunzioni), era, comunque, assegnato all’ufficio legale nel quale ha svolto fino al 30 giugno 2016, avendone i titoli e l’abilitazione professionale, le funzioni di legale e/o avvocato per come previsto dal profilo professionale della categoria di appartenenza. In buona sostanza l’avvocato cosentino sostiene che il suo trasferimento dall’area giuridica all’Uoc Forniture costituisce, in ogni caso, «uno spostamento dall’ufficio legale di una figura professionale» considerato che il profilo di collaboratore amministrativo professionale esperto Cat. Ds. (proprio il caso di Niccoli), è una figura professionale del comparto sanità.
Qualcosa non torna nel palazzo di via Alimena. E il caso Niccoli è forse solo la punta dell’iceberg.
an. ri.
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