Ultimo aggiornamento alle 16:46
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Truffa all’Ue, tutta la produzione di olio al setaccio

REGGIO CALABRIA L’indagine dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni, coordinati dalla procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, sulle truffe e le contraffazioni nel settore oleario ca…

Pubblicato il: 27/03/2017 – 14:53
Truffa all’Ue, tutta la produzione di olio al setaccio

REGGIO CALABRIA L’indagine dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni, coordinati dalla procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, sulle truffe e le contraffazioni nel settore oleario calabrese è ormai a tutto campo. Il fine settimana, infatti, ha registrato altri blitz ad opera dei militari appositamente scesi da Roma e supportati dai colleghi dei comandi provinciali di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza. Grazie ai mandati di perquisizione firmati dal procuratore aggiunto Gaetano Paci, sono state eseguite altre 26 perquisizioni, praticamente passando al setaccio i documenti nella disponibilità dei responsabili di singole Apo (Associazioni dei conferitori della produzione olearia), alcuni dei quali raggiunti anche da avvisi di garanzia dello stesso tenore di quelli notificati, la scorsa settimana, ai vertici della burocrazia regionale del dipartimento agricoltura.Si ipotizzano reati gravissimi che vanno dalla truffa alla corruzione, nonché all’associazione per delinquere e al falso in atti pubblici.
In alcuni casi i reati contestati sono appesantiti dal ricorrere della fattispecie dell’aggravante mafiosa normata dal cosiddetto “articolo 7”. Scatta quando a beneficiare di un reato è la criminalità organizzata. Infatti, l’inchiesta sulla disinvolta gestione dei contribuiti alla produzione olearia, nasce come filone autonomo ma origina dall’operazione “Provvidenza”, tesa a far luce sugli interessi della cosca mafiosa dei Piromalli di Gioia Tauro. Sarebbero loro a tirare le fila di un traffico internazionale di prodotti oleari destinati al mercato americano ma bloccati dopo l’individuazione di alcune partite di olio contraffatto. Gli spedizionieri sarebbero uomini legati alle organizzazioni agricole che operano nella Locride e nella Piana di Rosarno. Alcuni di questi, però, avrebbero anche garantito il collegamento tra la criminalità mafiosa e la burocrazia regionale, essendo essi stessi esponenti politici dei partiti di governo.
Tornando alle nuove perquisizioni, va solo aggiunto che le stesse restano avvolte da una coltre di riserbo per espressa determinazione del procuratore aggiunto Gaetano Paci. Il che conferma che l’inchiesta è entrata in una fase delicata e sta cercando di confrontare i dati e la documentazione oggetto di sequestro presso le singole organizzazioni dei produttori e quanto sequestrato in occasione dell’accesso presso gli uffici regionali di Germaneto al termine di perquisizioni durante parecchie ore.
Da qui sono partiti gli approfondimenti su una serie di società della Piana di Gioia Tauro, oggi estese all’intero territorio calabrese. Oltre ai produttori, al vertice dell’inchiesta c’è il direttore generale del dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino, imposto in tale delicato ruolo dal governatore Gerardo Mario Oliverio, nonché undici funzionari che avrebbero dovuto condurre le ispezioni finalizzate alla verifica – anche con controlli specifici – dell’esattezza dei dati forniti con riferimento al prodotto immesso in commercio ed ai benefici economici comunitari. Secondo gli inquirenti, tali controlli, almeno in massima parte, non sarebbero mai stati eseguiti. Come nel caso della Copam, cuore pulsante della gigantesca truffa internazionale architettata dai Piromalli, che hanno saturato il mercato statunitense di olio contraffatto ed in più hanno messo impunemente le mani sui sostanziosi contributi stanziati dall’Unione Europea.

pa. po.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x