CATANZARO Degli 82 imputati del procedimento scaturito dall’inchiesta “Costa pulita” condotta dalla Dda di Catanzaro contro i clan della costa vibonese, 29 hanno avanzato al gup distrettuale del capoluogo la richiesta di essere processati con il rito abbreviato. Fra questi anche il presidente della Provincia di Vibo e sindaco di Briatico Andrea Niglia, accusato di corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose. Altre richieste di rito abbreviato sono state avanzate dall’ex sindaco di Briatico Francesco Prestia e dall’ex consigliere comunale Sergio Bagnato, entrambi accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Analoga richiesta è stata avanzata anche dall’ex consigliere comunale di Vibo Giancarlo Giannini e, fra gli altri, anche dal boss di Cosmo Michele Mancuso, da Carmine e Filippo Il Grande, ritenuti i capi dell’omonimo clan di Parghelia, e da Antonino Accorinti e dal figlio Antonio, considerati i vertici dell’omonimo clan di Briatico. Quali parti civili sono stati ammessi i Comuni di Vibo Valentia, Briatico e Parghelia, la Regione Calabria e la Provincia di Vibo.
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