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Ora un Piano industriale per i tre aeroporti

L’autorizzazione della Commissione Ue di fondi cospicui per sviluppare nuovi collegamenti negli aeroporti della Calabria è certamente una buona notizia.Ed è anche una buona occasione per dare impul…

Pubblicato il: 28/03/2017 – 6:12
Ora un Piano industriale per i tre aeroporti

L’autorizzazione della Commissione Ue di fondi cospicui per sviluppare nuovi collegamenti negli aeroporti della Calabria è certamente una buona notizia.
Ed è anche una buona occasione per dare impulso positivo alla riorganizzazione e gestione dei servizi nei tre scali della regione.
La Regione infatti non può limitarsi a sovvenzionare fino alla metà dei diritti aeroportuali pagati dalle compagnie aeree per aprire nuove rotte. I nuovi collegamenti vanno discussi in tempo senza subire le scelte di risulta delle compagnie aeree sulla base dei loro esclusivi interessi di guadagno. In passato i voli per la Calabria spesso hanno subito enormi ritardi perchè bisognava attendere la disponibilità dell’aeromobile proveniente da altri scali.
E’ questo dunque il momento di discutere e definire la Strategia più forte e adeguata per l’intero sistema aeroportuale facendo leva sulle straordinarie condizioni di vantaggio della logistica infrastrutturale, che dispiega la Calabria al centro delle rotte aeree nel Mediterraneo. Si tratta di chiarire con trasparenza un vero e proprio Piano industriale. Perciò condivido la richiesta avanzata dalla Cgil affinchè la Sacal sia chiamata a esplicitare il proprio piano industriale per la gestione dei tre aeroporti.
È un obiettivo di primaria importanza, specie in questa fase che carica sulla Società le responsabilità di gestione dei servizi dell’intero sistema aeroportuale regionale.
In tutte le sedi istituzionali (Regione, Provincie e Comuni interessati) deve essere conosciuto e discusso, con la massima trasparenza, il Piano industriale.
L’ organizzazione dei nuovi servizi non può rimanere appannaggio di un gruppo ristretto di gestione. Siamo a un passaggio delicato che riguarda il rapporto tra funzioni pubbliche e interessi privati; la tutela del diritto alla mobilità per tutti i cittadini e anche la valorizzazione delle professionalità e del lavoro presenti nei tre scali calabresi.
Oggi il confronto aperto a livello nazionale ed europeo dev’essere chiaro e pubblico, Affrontando sia i punti di criticità delle strutture esistenti, sia le potenzialità di sviluppo esistenti.
Questi problemi, se ben discussi non solo nella sede Sacal bensì anche nelle sedi istituzionali e politiche, possono esprimere un contributo dal Sud a rafforzare la coesione nazionale ed europea, insomma la funzione produttiva del Mezzogiorno e della Calabria.

*Ex sottosegretario Trasporti

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