CARIATI È stata presentata ieri la richiesta, a firma del rappresentante legale del Gruppo iGreco Ospedali Riuniti, Saverio Greco, per ottenere dal Comune di Cariati l’autorizzazione alla realizzazione di una struttura sanitaria nella città del Basso Jonio cosentino. Il progetto garantirebbe servizi per una vasta area di utenza, fino a qualche decina di migliaia di cittadini calabresi. E interesserebbe, oltre al comune di Cariati, anche quelli di tutta la zona circostante e montana, come ad esempio Scala Coeli, Terravecchia, Mandatoriccio, Pietrapaola, Calopezzati, Campana, Bocchigliero, Longobucco, Torretta di Crucoli e Umbriatico. «Da quando si è deciso di chiudere l’ospedale – ha dichiarato Saverio Greco – , quel territorio soffre una grave carenza di servizi sanitari. Il progetto che abbiamo in mente rappresenta una concreta opportunità per migliorare lo stato delle cose».
IL PROGETTO La società, che è già accreditata e autorizzata a esercitare attività sanitaria in due unità operative di Cosenza, ex Madonnina ed ex Sacro Cuore, e in quella di Dipignano, ex Madonna della Catena, ha intenzione di trasferire a da Cosenza a Cariati 70 posti letto e di avviare contestualmente alcune attività ambulatoriali. Nel dettaglio, si legge nella richiesta avanzata al Comune, si vorrebbero dislocare 16 posti di chirurgia generale, 16 di ortopedia, 2 di otorino laringoiatria, 16 di ostetricia e ginecologia, 30 di riabilitazione intensiva. Inoltre, si prevede l’avviamento di prestazioni di specialistica ambulatoriale e l’attivazione di ambulatori di oculistica e di cardiologia.
LA STRUTTURA Un progetto come questo necessita però di una struttura adeguata. E la società ha già in mente due possibili soluzioni. Lo ha precisato lo stesso rappresentante legale del gruppo: «La nostra famiglia possiede a Cariati un edificio che è idoneo e che potrebbe essere adibito per ospitare ambulatori e pazienti. Tuttavia, qualora l’ex presidio ospedaliero Vittorio Cosentino fosse posto in vendita, noi parteciperemmo di certo alla gara. Da parte nostra – ha concluso – c’è tutta la volontà per trovare la soluzione migliore e per dare avvio al progetto in tempi celeri».
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