COSENZA Il Tar Lazio ha sospeso le autorizzazioni a trivellare nei fondali del Mar Jonio. Il provvedimento, vergato dal presidente Lo Presti con relatore Francavilla, è scaturito da due ordinanze pubblicate martedì dal Tribunale amministrativo regionale del Lazio che ha accolto integralmente l’istanza presentata dai Comuni di Rossano, Villapiana e Crosia contro i provvedimenti autorizzativi ministeriali di ricerca e prospezione di idrocarburi liquidi e gassosi nel Mar Ionio.
Proprio grazie a quei decreti ministeriali la Global Med Llc stava per avviare indagini di ricerca di idrocarburi nei fondali prospicenti la costa che interessa i tre comuni. Inoltre con istanza anche la Schlumberger Italiana S.p.a chiedeva lo stesso permesso al Ministero competente che aveva rilasciato il provvedimento richiesto.
A quei provvedimenti, poi, i Comuni di Rossano, Crosia e Villapiana, con il patrocinio dell’avvocato Oreste Morcavallo, proponevano ricorso al Tar del Lazio, rilevando che quelle decisioni risultavano gravemente lesivi dell’integrità ambientale, paesaggistica ed archeologica delle zone interessate, e pesantemente incidenti sul già precario assetto turistico ed economico dei Comuni coinvolti.
In particolare il legale dei tre Comuni metteva in evidenza come i permessi rilasciati superavano i limiti estensionali previsti a livello legislativo con conseguenze dannose per l’ambiente marino interessato, per il territorio ed il tessuto economico, turistico, culturale, in un contesto dove l’equilibrio tra i fattori in oggetto è particolarmente fragile.
Veniva eccepita anche la violazione dei principi concernenti la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale che deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati, dalle persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private, mediante un’adeguata azione informata ad evitare danni all’ambiente.
Il Tar del Lazio, dopo ampia discussione del legale, ha accolto l’istanza di sospensione ritenendo fondati i ricorsi ed ha fissato l’udienza di merito al 25 ottobre 2017.
«Sono particolarmente soddisfatto – ha commentato l’avvocato Morcavallo – per l’esito dei giudizi, per l’assoluta novità delle questioni giuridiche trattate e per i riflessi socio-economici, turistici e ambientali ricadenti sui territori interessati».
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