CROTONE Una città contro il progetto di bonifica approvato dal ministero. È questo l’intento dell’iniziativa TarDay presentata stamani a Crotone dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e da 25 tra associazioni di categoria e movimenti. Si tratta di presentare un ricorso al Tar Calabria contro il decreto del ministero dell’Ambiente con il quale è stato approvato il progetto di messa in sicurezza delle ex aree industriali. Aree dove è altissima la concentrazione di metalli pesanti (cadmio, piombo, cromo) tutti nocivi alla salute. Il progetto presentato dalla Syndial – società dell’Eni – e approvato con decreto del ministero dell’Ambiente il 3 febbraio 2017 – viene identificato come bonifica (che prevederebbe l’eliminazione delle materie contaminanti), ma in effetti sarebbe una messa in sicurezza: ovvero i rifiuti vengono “tombati” nello stesso posto. Da qui l’iniziativa popolare di presentare un ricorso al Tar per bloccarlo. L’idea è quella di presentare un ricorso non firmato da una sola persona o da un’associazione, ma dal più alto numero possibile di cittadini di Crotone in modo che l’iniziativa giudiziale abbia un peso politico e sociale molto più forte. All’iniziativa non ha invece aderito il Comune che a quanto pare ha intenzione di presentare un ricorso per proprio conto. I promotori hanno spiegato che sarà possibile dare mandato a un avvocato (in questo caso il professionista Sandro Cretella, che svolge gratuitamente l’azione legale) sottoscrivendo una procura ai gazebo che saranno allestiti domani in piazza della Resistenza dalle 17.30 alle 20 e domenica dalla 10.30 sul lungomare di Crotone. Chi vorrà firmare il ricorso dovrà compilare una scheda anagrafica allegando una fotocopia del proprio documento d’identità. Possono firmare solo maggiorenni residenti a Crotone.
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