CATANZARO «Dopo quasi 2 anni e ben cinque proroghe è scaduto ieri il termine per la realizzazione dei lavori del Programma di efficientamento e rifunzionalizzazione del sistema depurativo dei comuni costieri calabresi». È quanto afferma Laura Ferrara, eurodeputata M5S che, riporta una nota, «ritorna sul tema della (mala)depurazione che attanaglia la Calabria e in particolare riporta l’attenzione sulla convenzione del giugno 2015 tra Regione e Comuni costieri, in cui si mettevano a disposizione oltre 8 milioni di euro per “lavori urgenti ed indifferibili ma che sono stati rimandati e ritardati”».
«Sarebbe ora il caso – prosegue Ferrara – di verificare se alla data di scadenza tutti gli enti comunali beneficiari dei fondi, ottantadue per la precisione, abbiano o meno migliorato le condizioni dei propri impianti depurativi. Tempi biblici quelli concessi dalla Regione ai Comuni, non si sono individuate le responsabilità dei gravi ritardi e se questo è l’approccio per la risoluzione della crisi del sistema depurativo calabrese, nutro forti dubbi che si possa trovare una soluzione».
«Nonostante l’ininterrotto flusso di denaro pubblico messo a disposizione della Regione Calabria negli ultimi 15 anni – è detto nel comunicato – il sistema depurativo regionale risulta tra i più disastrosi dell’intero panorama nazionale. I portavoce del Movimento 5 Stelle, sia a livello nazionale che nell’istituzione europea si sono interessati al tema, attraverso interrogazioni parlamentari, denunce, progetti, proposte ed iniziative. L’europarlamentare calabrese nei giorni scorsi ha inviato una pec a circa 400 comuni calabresi richiedendo copia del regolamento di gestione dei servizi idrici e/o fognari e le copie delle analisi degli ultimi cinque anni fatte sulle acque di scarico (a monte e a valle dell’impianto di depurazione)».
«Confidando nella trasparenza che dovrebbe contraddistinguere la pubblica amministrazione – sostiene Ferrara – aspetto fiduciosa le risposte a quanto chiesto, così da tracciare un quadro quanto più preciso possibile circa l’efficienza del sistema depurativo e la corretta regolamentazione dei sistemi idrici/fognari dei comuni calabresi. Un accesso agli atti dovuto, soprattutto ai cittadini calabresi perché la loro salute passa dalla buona gestione degli impianti idrici».
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