REGGIO CALABRIA «Con l’intervento al forum Confcommercio di Cernobbio, Dario Franceschini ha affrontato ieri il tema del Ponte dello Stretto mediante una posizione diversa rispetto alle tante ascoltate in questi ultimi anni: ha parlato di un Ponte al servizio dell’Alta Velocità e non buttato li’ in mezzo al nulla dell’attuale deficienza infrastrutturale dell’area interessata». Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Domenico Bevacqua. «A ben vedere, senza paraocchi ideologici e prese di posizione precostituite – prosegue Bevacqua – si tratta di un mutamento di prospettiva non di poco conto e che riesce, a mio parere, a rendere ragione di un’opera da troppi decenni evocata al di fuori del contesto che le è proprio. Si tratta di un vero e proprio rovesciamento di impostazione, capace di caratterizzare una politica lungimirante che vuole concretamente intervenire sui problemi del presente, progettando un futuro possibile e integrato con la sostenibilità e lo sviluppo. “Non c’è nessuna ragione per cui l’Alta Velocità si fermi a Salerno”, ha detto Franceschini e, su questo, credo che nessuno possa obiettare alcunche. Ma, soprattutto, il ministro ha in incentrato la sua proposta sulla constatazione che soltanto il 15% del turismo internazionale arriva nel Mezzogiorno e che la difficoltà dei collegamenti rappresenta un ostacolo indubitabile alla soluzione del problema, alla gestione della crescita della domanda di cultura, di arte, di bellezza. Ecco perché sono convinto che, posta in questi termini, ponendolo al centro di un complessivo rilancio infrastrutturale delle regioni del Sud, il Ponte sullo Stretto acquisti un senso: il futuro va progettato, non arriva da sè». «Ancora una volta, l’amico Franceschini – sostiene Bevacqua – si dimostra un leader capace di quella chiarezza, di quel raziocinio e di quella visione del lungo termine che troppo spesso paiono del tutto assenti in un panorama politico innamorato degli schiamazzi, delle urla scomposte e della protesta fine a se stessa».
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