Il Corap manda a casa Frasca

COSENZA Stefania Frasca non è più una dg del Corap. Dopo la condanna a cinque anni per truffa, falso e abuso d’ufficio, per l’architetta cosentino è arrivata anche la revoca dell’incarico da lei ricoperto in seno al Corap. Lo si evince da un decreto firmato dal commissario straordinario Rosaria Guzzo. Il provvedimento si richiama al decreto legislativo 39 del 2013 che sancisce «l’inconferibilità d’incarichi in caso di condanne per reati contro la pubblica amministrazione)» per dichiarare conclusa l’esperienza di Frasca nel neonato Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive. Il Corap, infatti, accorpa le vecchie Asi, i consorzi industriali delle province calabresi. Fin dal 2007 la donna era direttore generale di quello cosentino, ma a seguito del riassetto organizzativo era stata inquadrata come dirigente dell’Area programmazione e progettazione. Ora dovrà lasciare ancora una volta l’incarico. 
Il processo alla fine del quale è stata condannata la vedeva sotto accusa insieme a Diego Tommasi, ex assessore regionale, chiamato a rispondere degli stessi reati in qualità di ex presidente dello stesso Consorzio industriale e condannato a poi a quattro anni e sei mesi di carcere. Entrambi pagano così i rimborsi e gli aumenti di stipendio che si sarebbero autoassegnati falsificando alcune delibere del Comitato direttivo.