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Illuminare i sogni dei bambini di Arghillà

REGGIO CALABRIA Anche Reggio Calabria ha partecipato alla campagna illuminiamo il futuro di contrasto alle povertà educative promossa da Save The Children e lo ha fatto scegliendo una scuola di per…

Pubblicato il: 08/04/2017 – 17:15
Illuminare i sogni dei bambini di Arghillà

REGGIO CALABRIA Anche Reggio Calabria ha partecipato alla campagna illuminiamo il futuro di contrasto alle povertà educative promossa da Save The Children e lo ha fatto scegliendo una scuola di periferia, la Radice-Alighieri, una zona di frontiera, dove si concentrano povertà, mancanze di servizi, opportunità che producono dispersione scolastica, insufficienti competenze educative. E sono stati proprio i bambini, sono stati 250 quelli che hanno partecipato, che per una volta sono saliti in cattedra per gridare agli adulti ed alle istituzioni presenti il loro disagio a vivere in un quartiere sommerso dalla spazzatura, da strade piene di buche che impedisce loro anche di andare in bicicletta, di mancanza di spazi e di verde dove potere giocare con gli amici. Con una palestra mai aperta e ora ridotta ad uno scheletro, con servizi di trasporto insufficienti, senza segnaletica ed illuminazione. Da minori che invece di venire a scuola stanno in casa per aiutare la famiglia o forse ancora peggio per dedicarsi ad altro, con il rischio di crescere (hanno usato un eufemismo) da monelli.
Ma anche da adulti litigiosi, i monelli grandi, che si dedicano anche a furti e illegalità e che nei loro sogni vorrebbero invece vedere felici, che s’incontrino tra loro per fare cose belle. Lo hanno fatto con disegni, scritti e con un video curato da Iamu, dove nonostante tutto emerge anche il positivo che loro vedono nel posto dove abitano, Tutti hanno definito Arghillà un balcone sullo stretto, un posto bellissimo, dove vale la pena vivere,ma deturpato dai suoi abitanti e da chi dovrebbe curarlo. Chiedono un campo di calcio dove giocare, locali dove incontrarsi per fare musica, teatro, leggere un libro. Un lavoro per i loro genitori, un aiuto per chi sta male o ha un handicap. Vivere in questo luogo non impedisce loro di coltivare i loro sogni : diventare medico, insegnante, calciatore, veterinario, stilista, attrice. Sogni che chiedono agli adulti di aiutarli a realizzare. Un messaggio di speranza e di fiducia verso gli adulti che ancora è vivo in loro al quale hanno risposto i rappresentanti delle istituzioni e della comunità presenti usando un linguaggio a loro misura e dialogando con loro su quanto avevano evidenziato. L’incontro è stato introdotto da Mario Nasone di Libera e dalla dirigente scolastica Simona Sapone. Eentrambi hanno ringraziato gli insegnanti per il lavoro svolto in condizioni ambientali difficili e le associazioni come Nuova Solidarietà, Agape, Il tralcio, Cereso, Csi, Arteinsieme, Iamu, che hanno collaborato per accendere i riflettori su questa realtà da sempre emarginata dando voce ai bambini. Hanno ricordato che dal prossimo anno la scuola ritornerà nella sua sede naturale di Catona e quindi dell’importanza di mantenere aperta la struttura del centro civico che finora ha rappresentato l’unico presidio pubblico in questo territorio oltre al carcere. Don Ennio Stamile riprendendo la loro espressione, ha invitato i bambini ad ascoltare gli adulti buoni e non i “monelli”, a crescere con senso critico non rinunciando mai a dire le cose che non vanno. L’assessore regionale Federica Roccisano si è congratulata con i ragazzi per la grande testimonianza che hanno dato rappresentando con grande efficacia agli adulti ed anche ai politici la situazione di disagio che stanno vivendo ma anche la positività di chi crede che le cose possono cambiare.
L’assessore è rimasta colpita dal grave degrado in cui si trova il quartiere di Arghilla’, un contesto che trovato peggiore di centri come Platì e San Luca e che ha bisogno di maggiore attenzione dalla politica. Anche per l’assessore alle politiche sociali del Comune, l’incontro con i bambini è stato un pugno nello stomaco , una richiesta alle istituzioni di una vicinanza che finora non c’è stata e che va invece raccolta. Si è impegnata a farsene portavoce con sindaco e giunta e a programmare per i prossimi mesi interventi concreti per una maggiore presenza dei servizi sociali sul territorio. Carla Sorgiovanni per Save The Children ha ricordato l’impegno della sua organizzazione a tenere accesi i riflettori sui diritti dei bambini testimoniata dalla presenza in Calabria , attraverso i punti luce ad alta densità educativa in zone con alta povertà educativa Ha concluso l’incontro il parroco don Nino Iannò che ha chiesto ai bambini di non vergognarsi di appartenere al quartiere di Arghillà, di esserne fieri e di impegnarsi anche loro per renderlo più bello e vivibile. Tutti si sono impegnati a dare continuità all’iniziativa per realizzare un modello di comunità educante in grado di garantire ai bambini ed ai ragazzi opportunità e percorsi educativi che li possano aiutare a coltivare i loro sogni.

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