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Regione parte civile, la «solita propaganda» di Oliverio

«Sul sito istituzionale della Regione è stata data notizia che la giunta regionale, su proposta del presidente Oliverio, avrebbe deliberato l’autorizzazione per la costituzione di parte civile dell…

Pubblicato il: 09/04/2017 – 14:34
Regione parte civile, la «solita propaganda» di Oliverio

«Sul sito istituzionale della Regione è stata data notizia che la giunta regionale, su proposta del presidente Oliverio, avrebbe deliberato l’autorizzazione per la costituzione di parte civile della Regione nei procedimenti penali a carico di persone accusate di aver ricevuto contributi in modo illegittimo e di truffa ai danni della Regione. L’annuncio di Oliverio ha tutto il sapore della consueta propaganda a cui stiamo assistendo da quando il governatore ha assunto la guida della regione. Ed infatti, pur se il merito della questione appare scontato nella sua ovvietà – la costituzione di parte civile in alcuni procedimenti costituisce un obbligo per l’ente danneggiato – si è costretti a prendere atto che la regione continua a divulgare notizie senza rendere pubblici, con la stessa tempestività, i contenuti delle delibere adottate». È quanto dichiara in una nota il consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo misto), che aggiunge: «In tal modo, sulla scia della scuola renziana, il presidente Oliverio lancia il messaggio per ottenere un risultato mediatico e non permette ai cittadini di valutare i contenuti dei provvedimenti». «Così, nessuno è nelle condizioni di comprendere perché la Regione abbia deciso di costituirsi parte civile solo nei procedimenti di truffa e non, ad esempio, in quelli di corruzione che pure sono capaci di arrecare danno all’ente regionale. Inoltre ancora una volta – prosegue Ferro – si trascura la questione cruciale, ovvero l’effettiva esecuzione di tutte le procedure necessarie alla quantificazione in sede civile ed al successivo recupero delle somme dovute a titolo di danno morale o patrimoniale. Ciò perché la mera costituzione di parte civile è destinata a restare lettera morta o mero strumento di propaganda se dopo una sentenza, sia essa relativa ad un processo di mafia o di truffa, non si attivano tutti gli strumenti necessari ad un effettivo recupero delle somme dovute».
«Auspico che, una volta che sarà resa pubblica la delibera, si scoprirà – conclude Ferro – che la costituzione di parte civile da parte della Regione sia riferita a tutti i procedimenti, e non solo a quelli di truffa, nei quali si sia arrecato un danno alla Regione, anche solo in termini di immagine.
Attendo fiduciosa la pubblicazione della delibera confidando che non subisca la sorte di quei tanti provvedimenti che la Regione rende pubblici con mesi di ritardo».

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