Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Arrestato latitante messicano, si nascondeva a Paola

PAOLA Polizia messicana e Fbi lo cercavano da anni, e su di lui c’era persino una taglia da 15 milioni di pesos. A beccarlo però è stato lo Sco, che lo ha seguito da Paola, dove stabilmente risiede…

Pubblicato il: 10/04/2017 – 10:33
Arrestato latitante messicano, si nascondeva a Paola

PAOLA Polizia messicana e Fbi lo cercavano da anni, e su di lui c’era persino una taglia da 15 milioni di pesos. A beccarlo però è stato lo Sco, che lo ha seguito da Paola, dove stabilmente risiedeva, a Firenze, dove sperava di trascorrere una vacanza. È finita così la latitanza di Ruvalcaba Tomas Jesus Yarrington, 60 anni, ex governatore dello stato del Tamaulipas, divenuto poi segretario di Stato alle Finanze, sempre in quota Pri, il partito che per decenni ha governato il Messico, per poi essere travolto dai casi di corruzione. Yarrington, che ne era esponente di spicco tanto da ambire alla candidatura alla presidenza della Repubblica, non ha fatto eccezione. Anzi, è andato oltre. Per gli investigatori statunitensi e messicani, il politico era uno dei principali referenti dei feroci narcos dei cartelli Los Zetas e del Golfo, per i quali riciclava gigantesche quantità di denaro sporco in cambio di milionarie tangenti. E ai quali avrebbe chiesto anche qualche sanguinoso favore. Per il pentito Antonio Peña Argüelles, imprenditore messicano un tempo in affari con Yarrington, quest’ultimo da governatore non solo avrebbe lavorato con i narcos, ma avrebbe anche ordinato l’omicidio di Rodolfo Torre Cantù, candidato a governatore dello stato di Tamaulipas. Un dato già rivelato dai sicari dei narcos con una “narco- manta”, un messaggio lasciato sul cadavere del fratello dell’imprenditore pentito, e confermato da un’intercettazione captata dall’Fbi. Tutti elementi che hanno convinto Yarrington a darsi alla latitanza, finendo per approdare a Paola, in Calabria. Grazie ad un connazionale residente in Calabria, sposato con una calabrese, Yarrington ha finito per svernare sulle coste calabre, dove viveva tranquillo grazie a una plastica facciale e a documenti falsi. Accortezze non sufficienti per i segugi dello Sco, che per mesi hanno seguito Yarrington a Paola e a Firenze gli hanno stretto le manette ai polsi.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x