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'Ndrangheta, confiscati nella Locride beni per 84 milioni – IL VIDEO

ROMA Undici tra presunti appartenenti alle cosche Morabito e Aquino e imprenditori a loro collegati posti sotto sorveglianza, otto società commerciali confiscate, confiscati rapporti finanziari per…

Pubblicato il: 10/04/2017 – 6:03
'Ndrangheta, confiscati nella Locride beni per 84 milioni – IL VIDEO

ROMA Undici tra presunti appartenenti alle cosche Morabito e Aquino e imprenditori a loro collegati posti sotto sorveglianza, otto società commerciali confiscate, confiscati rapporti finanziari per 84,3 milioni di euro. È il bilancio di un’operazione contro la ‘ndrangheta condotta dagli uomini del comando generale della Guardia di Finanza e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma (Scico), sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria.
I militari hanno eseguito una misura di prevenzione sia personale (sorveglianza speciale di pubblica sicurezza) che patrimoniale nei confronti di 11 persone, tra cui soggetti ritenuti appartenenti alle cosche di ‘ndrangheta “Morabito” ed “Aquino” e imprenditori a queste contigui. Nell’occasione sono state confiscate, in provincia di Reggio Calabria, 8 societa’ commerciali, comprensive dei rispettivi compendi aziendali consistenti in ingenti patrimoni immobiliari (82 beni immobili, 4 veicoli) e rapporti finanziari per un valore stimato pari a circa 84,3 milioni di euro. Tra i beni confiscati anche noti complessi edilizi residenziali tra cui “San Rocco 1” e “Residence Vittoria” a Bianco, “Palm View” a Bruzzano Zeffirio e “Stignano Mare”, nello stesso Comune.
Il provvedimento giudiziario in rassegna costituisce l’epilogo, sotto il profilo dell’aggressione patrimoniale ai beni riconducibili alla criminalità organizzata, di una articolata indagine (operazione “Metropolis”) coordinata dalla menzionata Direzione distrettuale antimafia, e condotta dal Nucleo di polizia tributaria – Gico della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, in sinergia con lo Scico e con il Gruppo di Locri. Le investigazioni si concludevano nel 2013 con l’esecuzione di 20 provvedimenti restrittivi personali nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, tra gli altri, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso e di intestazione fittizia di beni.
In relazione a tali esiti, la stessa Dda delegava alla Guardia di Finanza ulteriori indagini a carattere patrimoniale volte all’individuazione – ai fini della possibile applicazione di una misura di prevenzione – dei beni mobili ed immobili riconducibili a Rocco Morabito, figlio del boss Giuseppe Morabito detto “Tiradritto”, attualmente detenuto: di Fausto Ottavio Strangio, Daniele Scipione, Sebastiano Vottari, intranei alla cosca di ‘ndrangheta “Morabito” operante nel territorio di Africo; – Rocco Aquino, attualmente detenuto, Francesco Arcadi e Domenico Vallone, soggetti intranei alla “locale” di ‘ndrangheta di Marina di Gioiosa Ionica; – Sebastiano Sisto Strangio, Giuseppe Carrozza,