COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha assolto il giornalista Rai Pino Nano e il professore dell’Unical Daniele Gambarara, imputati nel processo sui presunti falsi esami alla facoltà di Lettere dell’Università della Calabria. Le posizioni dei due erano state stralciate nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati studenti, laureandi, personale amministrativo e qualche docente. Lo stralcio, chiesto dalle difese dei due imputati, è stato accolto dal nuovo giudice Urania Granata che è subentrata alla collega Angela Lucia Marletta passata alla sezione civile del Tribunale. Il collegio difensivo non ha prestato il consenso alla rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale. Quindi il processo riparte da zero per tutti gli altri. Ma per Nano e Gambarara si è concluso. Infatti, i difensori di Pino Nano e Daniele Gambarara, rispettivamente gli avvocati Amedeo Bianco e Nicola Carratelli, avevano prestato il consenso e chiesto lo stralcio delle posizioni dei loro assistiti per i reati di cui devono rispondere perché per alcuni si avvicinava la prescrizione.
Lo scorso 24 novembre il Tribunale, all’esito della deposizione di una docente, aveva già assolto Pino Nano da un capo di imputazione che era quello che riguardava l’esame di Filosofia politica e altre due imputate. Martedì pomeriggio il pm Antonio Bruno Tridico ha chiesto l’assoluzione dei due imputati perché il fatto non sussiste. Richiesta alla quale si sono associate le difese. In apertura dell’udienza il professore Gambarara ha dichiarato di voler rinunciare alla prescrizione, richiamando le sue precedenti dichiarazioni in sede di interrogatorio e ha espresso il suo apprezzamento per il provvedimento di stralcio che gli ha evitato di attendere diversi anni per veder definita la sua posizione processuale.
Dopo una breve camera di consiglio il giudice Granata ha assolto Nano e Gambarara con la formula più ampia. Al termine dell’udienza Pino Nano, raggiunto telefonicamente dal suo difensore, ha manifestato grande commozione, mentre il professore Gambarara ha accolto la decisione con soddisfazione.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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