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Graziano: «Io trasversale? E allora quelli del Gruppo misto…»

LAMEZIA TERME C’è la possibilità che Giuseppe Graziano si ritrovi ex consigliere regionale il 15 maggio, quando la Corte d’Appello deciderà sul ricorso promosso dal suo ex collega di partito Gianlu…

Pubblicato il: 12/04/2017 – 9:51
Graziano: «Io trasversale? E allora quelli del Gruppo misto…»

LAMEZIA TERME C’è la possibilità che Giuseppe Graziano si ritrovi ex consigliere regionale il 15 maggio, quando la Corte d’Appello deciderà sul ricorso promosso dal suo ex collega di partito Gianluca Gallo, che ha avuto ragione davanti alla Corte costituzionale.
Sarebbe il secondo “eliminato” nelle file del centrodestra. Curiosamente, assieme all’altro fuoriuscito, Giuseppe Mangialavori, Graziano è il più attivo negli atti di sindacato ispettivo. Il terzo, Carlo Guccione, appartiene alla maggioranza. «In effetti – dice Graziano nell’intervista che andrà in onda nel corso di Hashtag, su Rtc (canale 19 del digitale terrestre) – fa interventi molto duri anche in consiglio regionale. Più opposizione dell’opposizione». Il generale dei Carabinieri forestale è stato accusato più volte di trasversalismo, anche e soprattutto all’interno del suo schieramento. Negli studi di Newsandcom risponde alle domande del direttore del Corriere della Calabria Paolo Pollichieni sulla disgregazione del centrodestra: «In Calabria Forza Italia esiste. Semmai il problema è che di chi si candidò con me in provincia di Cosenza, soltanto io sono rimasto nel partito. Sono stato eletto insieme a Morrone e Orsomarso ma qualcuno ha usato Forza Italia come un tram. Il biglietto, però, lo hanno pagato i cittadini. E sottolineo che anche chi non è stato eletto non è rimasto in Forza Italia: non lo ha fatto Mancini, non lo ha fatto Chiappetta, lo stesso Gallo non è in Fi. Ci sono solo io, checché se ne dica». Intanto, i nuovi ingressi – ultimo Mario Magno, che ha preso il posto di Nazzareno Salerno dopo l’arresto – si posizionano nel Gruppo misto: «Gallo probabilmente sarà un altro membro del Gruppo misto, che sarà una componente molto vasta. Vanno tutti lì e poi vengono in Consiglio a dare lezioni sulla trasversalità. Mi chiedo: chi va nel Gruppo misto è trasversale o fa parte di un partito? E poi non è giusto parlare come se l’opposizione non ci fosse mai stata. Ma noi abbiamo sempre votato contro il governo regionale. Ho votato sì solo a una cosa: il Piano dei trasporti, perché fu inserito il progetto dell’aeroporto di Sibari». E la legge sul golf? «A quella avrei votato no, perché credo che non ci sia la copertura finanziaria. Però ero lontano dalla Calabria. Credo che Orlandino Greco l’abbia promossa perché va molto all’estero, la proposta è anche in Parlamento, proposta da chi è parlamentare eletto all’estero (Renato Turano, originario di Castrolibero come Orlando Greco, ndr). Magari non sarà una priorità, però la Ryder Cup è una bella manifestazione. Va anche detto che non è la prima volta che ci si prova, e in passato i soldi di Sviluppo Italia si sono persi». Certo, a proposito di priorità «il problema più importante è la mobilità, dalla quale discendono tutti gli altri problemi».
Sul piano politico, invece, negli ultimi tempi Graziano ha segnalato una storia inquietante. È il consigliere più spiato della Calabria. Hanno violato la sua posta elettronica, il profilo Facebook, ha trovato nella sua auto una microspia non appartenente all’ordinamento giudiziario. Oggi dice: «Sono in profondo imbarazzo a parlare di questo fatto prima degli accertamenti completi da parte della magistratura. A gennaio ho segnalato una violazione del profilo e il ritrovamento di una microspia in macchina, oltre a una serie di pedinamenti. Le motivazioni? Io faccio solo il consigliere regionale, non ci può essere una motivazione diversa dalla politica. Per questo ho parlato di spionaggio politico. Qualcuno vuole sapere cosa faccio, con chi mi incontro. Si tratta di un’attività politica deviata. Certo è una cosa grave, che mi preoccupa: C’è qualche agenzia investigativa privata che è stata incaricata di fare questo lavoro. Si tratta di capire chi l’abbia incaricata». E in quanto a solidarietà siamo ai minimi termini: «Mi ha chiamato il presidente del consiglio regionale Irto, poi Gentile e pochi altri. Il resto dei consiglieri no, non li ho sentiti…».

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