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Pd Cosenza, il passo indietro di Guglielmelli

COSENZA Dopo le polemiche arriva il passo indietro e l’avvicendamento. Scongiurate, così, le ipotesi di un’incompatibilità del segretario provinciale del Pd cosentino, Luigi Guglielmelli, che …

Pubblicato il: 12/04/2017 – 9:47
Pd Cosenza, il passo indietro di Guglielmelli

COSENZA Dopo le polemiche arriva il passo indietro e l’avvicendamento. Scongiurate, così, le ipotesi di un’incompatibilità del segretario provinciale del Pd cosentino, Luigi Guglielmelli, che contemporaneamente era candidato per le primarie del Pd, da capolista, a sostegno del ticket Renzi-Martina, e presidente della Commissione provinciale di garanzia. Ma chi è in campo non può fare anche l’arbitro, quindi il Pd ci mette una pezza e, dopo le dimissioni dell’interessato, sostituisce Guglielmelli con Alessandro Porco, che così commenta il nuovo ruolo: «La nomina di presidente della Commissione di Garanzia provinciale del Pd di Cosenza, in sostituzione del compagno e amico Luigi Guglielmelli, candidato nella lista per l’Assemblea nazionale del Partito democratico al quale va il mio più sincero in bocca al lupo per la sfida delle Primarie, mi carica di grande responsabilità. Sono onorato di questa indicazione: mi impegnerò a svolgere questa funzione – conclude Porco – in maniera equilibrata e rispettosa di tutte le sensibilità che assieme rappresentano la ricchezza del Partito democratico».

LE PROTESTE DEL FRONTE ORLANDO Non si è fatta attendere la risposta dei responsabili calabresi della mozione Orlando alla notizia del cambio di guardia al vertice della commissione cosentina per il congresso: «Non è sufficiente che il segretario provinciale del Pd di Cosenza, Luigi Guglielmelli, si sia tardivamente dimesso dalla carica di presidente provinciale dalla Commissione per il Congresso del Partito democratico. Controllore e controllato sono ruoli che, in qualsiasi democrazia, non possono essere ricoperti dalla stessa persona».
«Ci saremmo aspettati – proseguono gli orlandiani – che il segretario provinciale, una volta maturata la decisione di scendere in campo – come è nel suo pieno diritto – a favore di uno dei tre candidati, si fosse autosospeso, affidando la guida della federazione ad una reggenza unitaria del partito. Tutto questo perché la struttura della federazione provinciale deve essere al servizio di tutto il partito e non di una sola parte. Auspichiamo che tutto ciò avvenga al più presto per impedire che si possa esercitare un condizionamento durante la fase congressuale». «Altrimenti – concludono i seguaci di Andrea Orlando -, se tutto ciò non si dovesse verificare al più presto, saremo costretti, nostro malgrado, a prendere decisioni che ci porterebbero a non partecipare alla fase congressuale».

LA REPLICA DEI RENZIANI A stretto giro anche la replica dei renziani cosentini: «Siamo molto sorpresi dall’ultimo comunicato della mozione Orlando sul segretario di Federazione Luigi Guglielmelli. Dovrebbero sapere gli amici Orlandiani che la fase congressuale è interamente gestita dalla Commissione per il Congresso e non dai segretari di circolo, di federazione o regionali». Lo sostiene, in una nota, il “Coordinamento Renzi” di Cosenza.
«A norma di regolamento congressuale, inoltre – aggiunge il “Coordinamento Renzi” – se un membro della commissione si candida in una lista, deve dimettersi dalla commissione, cosa che Luigi Guglielmelli ha fatto immediatamente prima di candidarsi. Le parole degli “orlandiani” sono dunque del tutto pretestuose e ingiustificate. Sono decine, infatti, in tutta Italia i casi di segretari di federazione e regionali candidati in liste a sostegno dei vari candidati. Dovrebbero anche sapere gli amici “orlandiani” che i segretari politici hanno pieno diritto di partecipare alla fase congressuale, portando avanti il proprio punto di vista. Proprio per questo motivo esistono le commissioni per il congresso, al fine di garantire imparzialità e controllo nell’organizzazione e preparazione delle primarie».
«Siamo certi – concludono i renziani cosentini – che la commissione di Cosenza saprà garantire trasparenza e imparzialità, così come ha fatto durante le convenzioni di circolo. Respingiamo pertanto al mittente polemiche ingiustificate e prive di ogni fondamento regolamentare e statutario».

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