COSENZA A conclusione del convegno organizzato da Zonadem su “Reti e Infrastrutture”, tenutosi nella Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, è stato consegnato al sottosegretario di Stato Antonello Giacomelli, un dossier contenente una sintesi delle tesi e delle concrete proposte esposte dai relatori. «Non è il solito libro dei sogni irrealizzabili – afferma il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, responsabile di Zonadem Calabria – ma la manifestazione della cocciuta testardaggine dei calabresi che credono in un futuro possibile e che lavorano quotidianamente per renderlo presente. All’amico Giacomelli, al governo nazionale, al nostro partito, la Calabria chiede di essere messa in condizione di camminare sulle proprie gambe: una Calabria che cammina, che avanza, che corre, è la migliore risorsa per contribuire allo sviluppo del sistema Paese». «Abbiamo delineato – aggiunge Bevacqua – una serie di temi di pressante interesse per il supporto di uno sviluppo della nostra terra che sia necessariamente coniugato con le enormi possibilità offerte dalle reti e competenze digitali. Uno Stato realmente democratico ha il compito primario di colmare quello che è stato giustamente definito lo spread infrastrutturale fra nord e sud: alta velocita’, posizione mediterraneo-centrica, sistema portuale e aeroportuale, sistemi di adduzione, accessibilità di vicinato, vocazione turistica, sono intimamente interdipendenti. Non è un caso che tutti gli interventi siano stati tenuti da giovani appartenenti ai settori della comunicazione, dell’ingegneria gestionale e dell’impresa. E non è un caso che ha avuto modo di portare il proprio contributo anche una realtà imprenditoriale calabrese, la startup “Viaggiart”, che ha portato a frutto un percorso pienamente congruo rispetto alle nuove tecnologie. Così come non è un caso che il coordinatore della discussione sia stato il consigliere provinciale Francesco Gervasi, che ha già dimostrato il suo impegno e la sua competenza in materia ambientale nel suo ruolo di assessore nel Comune di Mendicino. Sono queste la Calabria e la politica che abbiamo presentato: niente piagnistei, niente questua di elemosine, niente cappello in mano. La Calabria che ci piace è quella che sa rimboccarsi le maniche, che non si arrende e continua a lottare contro le durezza di questa terra. Ma a chi intende davvero impegnarsi e ad ogni cittadino calabrese devono essere garantiti quei servizi essenziali e quei diritti che spettano loro in quanto cittadini di questo Paese». Il sottosegretario Giacomelli, a conclusione dei lavori e raccogliendo le sollecitazioni intervenute e le domande emerse, «si è soffermato – è detto in un comunicato – sui pericoli insiti nel quotidiano tentativo di delegittimare le istituzioni della democrazia rappresentativa, in nome di una malintesa democrazia diretta che cela progetti chiaramente autoritari. Il sottosegretario ha anche sottolineato come il significato dell’iniziativa odierna sta anche, se non soprattutto, nella volontà di ridurre ed eliminare la distanza fra politica e vita quotidiana». Quanto al merito del dossier ricevuto, Giacomelli ha sottolineato «la necessità di credere nella forza della relazione intra e inter-comunitaria, partendo dalla nuova frontiera della connettività e dall’insostituibile ruolo che spetta al settore pubblico».
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