Tagli ai vitalizi, Irto: «La Regione ci ha messo una pietra sopra»

REGGIO CALABRIA La Regione non sta facendo nulla per tagliare i vitalizi dei consiglieri calabresi. Parola di Nicola Irto che, in un’intervista a Repubblica, confessa l’immobilismo di Palazzo Campanella rispetto a uno tra gli argomenti che più indignano l’opinione pubblica. La Calabria, oggi, spende circa 9,5 milioni di euro tra vitalizi diretti e indiretti, tre in più rispetto alla Lombardia che ha un reddito pro capite due volte superiore. Nonostante questo, non è stato approvato alcun provvedimento legislativo che recepisse le indicazioni della Conferenza delle assemblee regionali del 10 ottobre 2014, con le quali si prevedeva l’introduzione del contributo di solidarietà e una riduzione dei vitalizi. Oggi, come ricorda Repubblica, solo la metà delle Regioni ha disposto i tagli alla pensione speciale dei consiglieri regionali. La Calabria non è tra queste. E, a sentire il presidente del consiglio regionale, non lo sarà, perché «per quanto ci è stato segnalato, un intervento sul passato adesso andrebbe incontro ad enormi ostacoli legali». Meglio metterci una pietra sopra, dunque? «È di certo una questione che va affrontata. Ma l’attuale assemblea non ha avuto la capacità di occuparsi di questo tema», confessa ancora Irto.
Stando così le cose, è forse un successo aver bloccato per tempo l’approvazione della legge bipartisan che, di fatto, avrebbe reintrodotto un vitalizio “mascherato”.
«Per quanto riguarda il presente – spiega Irto a Repubblica – la Calabria è in regola e ogni iniziativa di segno contrario è morta e sepolta. Sul passato invece la questione è spinosa». «Il nodo – dice ancora – è stato affrontato nel corso della precedente legislatura. E all’epoca il consiglio regionale, a maggioranza di centrodestra, ha fatto passare una “furbata”. Tutte le modifiche al sistema sarebbero entrate in vigore a partire dalla legislatura successiva. Il passato invece non è mai stato toccato».
E il consiglio in carica, si è mai posto il problema? «A dire la verità no. La questione non è mai stata affrontata probabilmente perché, fatta eccezione per il governatore Mario Oliverio, nessuno dei consiglieri oggi in carica ha maturato il vitalizio, quindi nessuno si è mai posto il problema». A preoccupare Irto sono soprattutto i possibili ricorsi che deriverebbero dalla modifica dei cosiddetti “diritti acquisiti”: «Tutte le regioni che hanno tentato di introdurre quanto meno una sforbiciata alle pensioni del passato sono state seppellite da una pioggia di ricorsi. Al momento non è chiaro neanche chi abbia a dirimere questo tipo di controversie. Anche per questo probabilmente il tema non è stato affrontato». Insomma, i vitalizi sono un ginepraio in cui nemmeno il Pd, il partito di Irto, sembra voler metterci le mani. «Sul passato tutti sembrano aver messo una pietra sopra».