LAMEZIA TERME «Sì, rifarei nuovamente la scelta di aderire al Partito democratico che considero l’unico consesso in cui si può esercitare la democrazia. E posso dirlo perché provengo da un partito dove di democrazia non si può sentire neanche l’odore». Il deputato Sebastiano Barbanti racconta stasera ad Hashtag, su Rtc (canale 19 del digitale terrestre) il suo passaggio dal Movimento 5 Stelle al Partito democratico. Ma non solo. Al centro dell’intervista, realizzata dal direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, ci sono anche i temi di maggiore attualità come la vicenda Sacal, le amministrative di Catanzaro e le turbolenze all’interno del Pd. E rispondendo alle sollecitazioni del direttore sull’inchiesta che ha travolto il Cda della società di gestione dell’aeroporto di Lamezia, il deputato sottolinea: «Dall’agosto del 2015 ho denunciato la delegittimazione del Cda subito dopo l’avvio delle indagini, la mancanza di un piano strategico, la creazione della ground handling sulla base di un piano strategico che gridava vendetta. Quando dicevo – aggiunge ancora Barbanti – che nessuno avrebbe comprato a scatola chiusa la Sacal GT e poi ci siamo ritrovati dopo un anno che nonostante sia stata messa sul mercato i privati che hanno acquistato Sacal non se ne sono interessati». Secondo il senatore, «l’unica strada resta quella del commissariamento». E sull’operato della giunta regionale e la sua condivisione dell’azione, Barbanti risponde con un «ni».
«Oliverio ha fatto delle cose buone – sostiene – anche se potevano essere fatte in modo più forte come la razionalizzazione delle partecipate e poi è stata fatta qualcosa per salvaguardare gli Lsu e Lpu. Ma ci sono tante altre cose che non vanno. Non si può andare avanti con un interim dell’agricoltura e turismo che dovrebbero essere strategici. Così come è stato fatto poco sulla depurazione e sui tempi di pagamento di Garanzia giovani». Le critiche del deputato si concentrano soprattutto sui dati di bilancio regionale e sulla gestione dei fondi europei.
Sulle amministrative di Catanzaro Barbanti ufficializza l’appoggio alla candidatura di Ciconte: «Ci saranno una serie di liste a sostegno ma la trazione è del Pd». «Noi punteremo – afferma – su questa disaffezione alla giunta Abramo». E sulla mancata alleanza con Alleanza popolare il deputato punta l’indice. «Sono loro che si stanno mettendo in antitesi rispetto alle scelte compiute a livello nazionale». E c’è l’auspicio di un avvicinamento tra Fiorita e Ciconte: «Ci sarebbe un ricongiungimento di tutta un’area di centrosinistra che potrà sicuramente dare un valore aggiunto alla gestione di Catanzaro». E sui mal di pancia all’interno del Pd su quanto avviene in Calabria, il deputato sostiene: «Veniamo da sconfitte pesanti come Gioia Tauro, Lamezia Terme, Crotone, Cosenza solo per citarne alcune ed è ovvio che per un partito che vuole governare non porsi alcune domande come sta andando la gestione qui in Calabria. Per questo non penso che a Roma vorranno disinteressarsi della Calabria, sarebbe da folli pensare a un segretario di partito che chiuda gli occhi su questi risultati».
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