La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale della Libertà emessa nel processo “Fata Morgana”, poi confluito nel procedimento denominato “Gotha”, che aveva confermato il carcere per l’avvocato Paolo Romeo. A darne notizia gli avvocati Carlo Morace e Fabio Cutrupi, difensori di Romeo, che esprimono soddisfazione per la decisione della Suprema Corte, che ha annullato con riferimento alle contestazioni di estorsione aggravata da metodo e finalità mafiose ai danni dei coniugi Idotta-Fiore per la vicenda Perla dello Stretto, violazione della legge Anselmi e costituzione di una associazione segreta aggravata da finalità mafiose della quale Romeo secondo l’accusa sarebbe il capo e che avrebbe avuto tra i suoi fini quello di condizionare la Città Metropolitana, turbativa d’asta aggravata relativa alla vicenda GDM in concorso con gli imprenditori Chirico e Frascati, turbativa d’asta aggravata per vendita di un immobile in Gallico. L’ordinanza è stata invece confermata solo per il capo relativo alla turbativa d’asta aggravata per un immobile sottoposto a esecuzione immobiliare. La Suprema Corte – fanno sapere gli avvocati Morace e Cutrupi – ha poi rigettato il ricorso proposto dalla Procura della Repubblica avverso la decisione del Tribunale di Reggio Calabria che aveva escluso la intestazione fittizia aggravata contestata a Romeo con riferimento alla avvenuta costituzione del circolo Posidonia. Con tale decisione la Cassazione ha confermato la inconfigurabilità del reato dando ragione alla difesa e al Tribunale.
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