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HORROR SHOW | L'armata Brancaleone

Per problemi tecnici dovuti al recente attacco hacker subito dal Corriere della Calabria, questa puntata di Horror Show è pubblicata senza le foto dei protagonisti. di Pietro Bellantoni 15 aprileMA…

Pubblicato il: 22/04/2017 – 6:00
HORROR SHOW | L'armata Brancaleone

Per problemi tecnici dovuti al recente attacco hacker subito dal Corriere della Calabria, questa puntata di Horror Show è pubblicata senza le foto dei protagonisti.

di Pietro Bellantoni

15 aprile
MARIO OLIVERIO/1
(Governatore della Calabria)

Postato sulla pagina Facebook “Mario Oliverio per la Calabria”: «Leggo in un articolo a firma di Paolo Pollichieni, edito sul Corriere della Calabria del 14 aprile 2017, che, in relazione all’indagine della Procura di Lamezia Terme sulla Sacal, vi sarebbe un’intercettazione che vede tra gli interlocutori l’ex presidente Colosimo, nella quale si parla di 10 posti di lavoro da me sollecitati. Niente di più falso e lontano dal vero (…) Se tale intercettazione non vi sia, sarò costretto a sporgere querela nei confronti di chi divulga notizie pur esse diffamatorie» (vedi sotto). 

15 aprile 
MARIA TERESA PUPO
(Fan della pagina “Mario Oliverio per la Calabria”) 

Testuale: «ditegli a sti 4 pezzi di merda di lavarsi la bocca prima di parlare di un’uomo ,onesto ,umile ,ma la cosa più bella del mio presidente che da quando a occupato grandi incarichi nn si è mai montato la testa ,un’uomo che si spende in prima fila per tutte le battaglie sociali .e questi solo cercano di infangarlo .sta alla guida di una regione disastrata che sta cercando di mettere a posto …vai avanti nn mollare che loro questo vogliono è una serana Pasqua» (vedi sotto).

17 aprile
MARIO OLIVERIO/2

«Grazie, anche a te Maria Teresa».

18 aprile 
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
(Federazione Reggio Calabria)

Contro «la vergognosa decisione del sindaco di abrogare, manu militari, l’ufficio stampa del Comune di Reggio con il contestuale trasferimento punitivo adottato nei confronti del dottor Pino Criserà, responsabile pro-tempore dell’ufficio stampa, che è stato deportato negli uffici di una ex-circoscrizione».

 18 aprile
MARIO OLIVERIO/3

Sulla metroleggera di Cosenza: «Ora siamo giunti alla decisione finale. Non c’è più tempo per discussioni e meline politiciste. Qualora il sindaco di Cosenza dovesse insistere nella volontà di non realizzare quest’opera e di non rispettare l’accordo che ha visto protagonisti sia il Comune di Cosenza che quello di Rende, non mi resterà altro da fare che prenderne atto e vedere sfumare con amarezza e con dispiacere un grande investimento».

18 aprile
NICOLA MORRA
(Senatore) 

«I 400 licenziamenti che potrebbero interessare gli operai del Porto di Gioia Tauro e l’incredibile silenzio della vicenda della coppia Gentiloni-Renzi potrebbe far pensare a un favore alla triade della Piana, le ben note cosche Mole-Piromalli-Pesce che dall’indebolimento economico della Calabria potrebbero ricavare ampi vantaggi».

18 aprile
CONSORZIO BONIFICA IONIO CATANZARESE
(Delegazione di lavoratori)

«Nella terra degli scandali, delle poltrone, delle clientele, dei rimborsi, dei vitalizi, delle cene di lusso a spese ed alla faccia dei cittadini, dei lavoratori che non possono più offrire neanche un pasto dignitoso alle famiglie, non interessa a nessuno».

19 aprile
ORLANDINO GRECO
(Consigliere regionale)

«Nove anni di commissariamento, 7 anni di piano di rientro, circa 800 decreti redatti, l’ultimo annullava il precedente, un famigerato decreto 50, proposte di piani di rientro a debito, sanità privata a discapito di quella pubblica, sentenze di Stato non attuate, Pd contro Ncd, tutto condito da atteggiamenti arroganti e provocatori senza alcuna possibilità di dialogo e confronto ma di disprezzo contro la massima assise regionale, giunta e consiglio, dei due commissari ad acta, Massimo Scura e Andrea Urbani».

19 aprile
CARLO TANSI
(Capo Protezione civile Calabria)

 «Regione Calabria: monolite di fittissimi intrecci di interessi tra dirigenti e funzionari che la politica non potrà mai scalfire».

19 aprile
ENZO DAMIANO
(Capolista Mozione Orlando Cosenza)

«In Calabria un governatore detta la linea del Partito democratico e non viceversa. C’è qualcosa che non funziona nel Pd».

20 aprile 
ALESSANDRO NICOLÒ
(Consigliere regionale)

«Dal governo nazionale solo proclami e grande disattenzione nei confronti della Calabria. Il nuovo Piano infrastrutturale, introdotto dal Def (Documento di economia e finanza), approvato dal Consiglio dei ministri, mortifica i calabresi. La maggioranza del governo nazionale e regionale reciti il mea culpa al fine di non perdere un’altra importante opportunità per lo sviluppo del nostro territorio, nonostante le promesse degli esponenti del Pd. Una cosa è certa, però: a farne sempre le spese sono i cittadini e le imprese calabresi».

20 aprile
FRANCESCO CANNIZZARO
(Consigliere regionale)

Il Def «è l’ennesimo affronto alla Calabria: niente per strade e ferrovie, se non il taglio di qualche altra fermata. Oliverio sicuramente non gode di molta stima politica a Roma, ma l’eco di Falcomatà per quanto riguarda la città metropolitana e le sue arterie strutturali fondamentali di collegamento non è da meno».  

21 aprile 
MIMMO TALLINI/1
(Consigliere regionale)

(Da Il Quotidiano del Sud) Sulle elezioni comunali: «Non abbiamo di fronte una potente coalizione, ma soltanto un’Armata Brancaleone che ha imbarcato di tutto pur di vincere».

21 aprile
MIMMO TALLINI/2

(Da Il Quotidiano del Sud) «Ciconte avrebbe fatto meglio a spendere tutte le sue forze, in questi anni, per il bene di Catanzaro. Ha avuto postazioni importanti, sempre a contatto con il potere che conta, ma nessuno si ricorda di un solo problema risolto, di una sola opera realizzata. (…) L’unica sua ossessione, o forse missione, è quella di battere Abramo e Tallini».

21 aprile 
QUINTINO FALCOMATÀ
(Ex portiere Reggina calcio)

«Nessuno meglio di Eduardo Lamberti Castronuovo potrebbe cambiare le cose in città. tanto che l’altra notte ho sognato di essere in Prefettura a seguire lo spoglio elettorale e Lamberti stravinceva le elezioni per sindaco [di Reggio Calabria]. Ero felice. Nessuno meglio di lui poteva rappresentare la città nei palazzi romani, spronare i giovani e rifiutare i compromessi. Una persona onesta e pulita, capace di circondarsi di validi collaboratori. Vedevo la città rinascere, le periferie fiorire, la gente contenta… Poi purtroppo mi svegliai. E mi consolò solo il fatto che magari ho fatto un sogno propiziatore».

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