COSENZA Si terrà a Cosenza dal 28 al 30 aprile il MYArt Film Festival, organizzato dall’associazione culturale multietnica “La Kasbah” e la giovane casa di produzione cinematografica Lago film. Le proiezioni si svolgeranno tra il cinema teatro Morelli, il cinema San Nicola e le Officine Babilonia.
Il tema al centro del festival è il Mediterraneo, le migrazioni e i diritti umani e affida alla Calabria il ruolo di terra di mezzo tra le diverse sponde del Mare Nostrum. Un ruolo che, come testimoniano le cronache degli ultimi dieci anni, è divenuto centrale nelle rotte migratorie che attraversano queste acque.
Una valanga di lavori, soprattutto documentari, sono giunti alla segreteria del festival che gode del sostegno dei partner istituzionali: Presidenza del consiglio dei ministri – dipartimento della Gioventù e del Servizio sociale; Provincia di Cosenza; Comune di Cosenza; il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar); fondazione Migrantes e fondazione Calabria Film Commission.
I premi che verranno assegnati per le tre categorie in gara: Premio Sprar al miglior documentario per un valore di 3000 euro; Premio Migrantes, da 1500 euro, assegnato al miglior cortometraggio e al miglior documentario breve (500 euro).
LA GIURIA Una giuria di alto profilo – tra i cui componenti spiccano il documentarista Gianfranco Pannone, il produttore cinematografico Mario Mazzarotto, il regista calabrese Fabio Mollo e l’operatore culturale Giuseppe Scarpelli – dovrà designare il miglior film per le tre categorie.
La direzione artistica nomina i membri delle giurie per le singole sezioni in concorso. La sezione “documentari” sarà composta da nomi di spicco della cinematografia nazionale che abbiamo appena nominato e che valuteranno i lavori pervenuti sia sotto un profilo artistico che produttivo. La sezione “cortometraggi” invece sarà formata da giovani professionisti del settore cinematografico che valuteranno i lavori sotto diversi profili dalla direzione all’estetica, dalla drammaturgia all’interpretazione. Infine sarà nominata una giuria popolare, formata da studenti delle scuole partner, per l’assegnazione del premio per il miglior documentario breve.
PROIEZIONI SPECIALI Il MYArt Film Festival dedicherà un evento speciale al nuovo documentario di Gianfranco Pannone, “Lascia stare i Santi” prodotto dall’Istituto Luce. “The Young Pope – a Tale of Filmmaking” di Fabio Mollo sarà al centro di un evento speciale organizzato nell’ambito della tre giorni di proiezioni e incontri del MYArt Film Festival. In occasione degli ottanta anni dalla sua morte, all’intellettuale comunista, Antonio Gramsci, sarà dedicato un approfondimento nell’ambito degli eventi “fuori sala” del MYArt Film Festival. A partire dal docufilm di Emiliano Barbucci (RamFilm, con Peppino Mazzotta, e la fotografia di Daniele Ciprì).
LAVORI AMMESSI E PREMI Per la sezione “Documentari” sono stati ammessi in concorso film documentari realizzati da registi delle nazionalità ammesse a concorso (durata minima 60 minuti) su tematiche relative all’immigrazione, integrazione e intercultura nei Paesi del Mediterraneo. Il vincitore riceverà un premio da 3.000 euro “Premio Sprar”.
Per la sezione “Cortometraggi” sono stati ammessi in concorso cortometraggi di fiction realizzati da registi delle nazionalità ammesse a concorso (durata massima 30 minuti) sempre sulle tematiche relative all’immigrazione e all’integrazione nei Paesi del Mediterraneo. E l’opera vincitrice si aggiudica il “Premio Migrantes” da 1.500 euro.
Alla sezione “Documentari brevi” (che sostituisce la categoria Spot Sociali, per la quale i lavori iscritti non hanno superato il primo vaglio di qualità”, la Migrantes ha bandito un premio da 500 euro. La sezione “Fuori Concorso” ospita invece opere di particolare rilievo e in tema, ma non ammesse alla premiazione.
FESTIVAL CENTER Parallelamente al programma cinematografico, il Festival organizza incontri con gli ospiti e tavole rotonde. Nei giorni della manifestazione è allestito il Festival Center, uno spazio d’incontro per gli ospiti e il pubblico, che presenta mostre multidisciplinari e propone attività ispirate alle culture dei tre continenti ed incontri su temi di attualità. Il Festival dedica particolare attenzione ai giovani e agli studenti con uno Spazio Scuola: proiezioni speciali, una giuria giovani, incontri con i registi e seminari di formazione.
IL CONTESTO La Calabria nella sua storia ha visto alternarsi numerosi popoli e culture provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo. La presenza di culture diverse e l’attitudine alla loro convivenza nello scambio continuo, ma anche nel contrasto, rappresenta la vera ricchezza di questa area e ne determina la sua vitalità. Da sempre luogo di incontro tra civiltà, il mare nostrum è il laboratorio ideale per situarsi nella ricerca di un nuovo concetto di cittadinanza globale che sappia coniugare la tutela dei diritti umani con il rispetto della diversità. Eppure il Mediterraneo, culla di arcana civiltà, il mare dove nacquero la democrazia la fratellanza evangelica, l’umanesimo, il diritto, oggi è diventato un cimitero a cielo aperto. E dove, insieme ai poveri corpi dei migranti, oggi vanno alla deriva proprio i resti della democrazia, della fratellanza, dell’umanesimo e del diritto.
Annegati nell’abisso dell’egoismo, deformati dalla paura, la retorica dell’invasione ci fa vivere come un pericolo tutti coloro che sono fuori dai confini sempre più angusti del noi, di un’identità che assomiglia sempre di più a una prigione. In questo contesto il Mediterraneo ha un ruolo centrale, porta già nel nome l’idea di mediazione e questa consapevolezza proietta la nostra regione e le future generazioni verso grandi sfide culturali e sociali.
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