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Cosenza ha un "nuovo" senatore

ROMA Sarà pure tra i più critici rispetto alla linea neocentrista tracciata da Angelino Alfano, ma su un dato sembrano concordare tutti all’interno di Ap-Ncd: Giovanni Bilardi è il parlamentare cal…

Pubblicato il: 26/04/2017 – 13:42
Cosenza ha un "nuovo" senatore

ROMA Sarà pure tra i più critici rispetto alla linea neocentrista tracciata da Angelino Alfano, ma su un dato sembrano concordare tutti all’interno di Ap-Ncd: Giovanni Bilardi è il parlamentare calabrese più presente su agenzie di stampa, giornali online e quotidiani cartacei. Una propensione alla comunicazione, quella del senatore reggino, che è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi mesi, soprattutto dopo che lo scorso anno il Tribunale della Libertà ha annullato gli arresti domiciliari disposti nei suoi confronti dal gip di Reggio Calabria nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi gonfiati alla Regione. Dribblata la grana giudiziaria – il processo sta andando, comunque, avanti in riva allo Stretto -, Bilardi è tornato a lavorare a tempo pieno a Palazzo Madama. E ad esternare. 
Un “grillo parlante”, insomma. Che negli ultimi tempi sembra aver concentrato le sue attenzioni su quanto avviene a Cosenza. Non c’è nulla di male, per carità. Ma non c’è argomento, anche tra i più delicati, su cui il senatore centrista non faccia sentire la propria voce: dalla sanità (con l’annosa e irrisolta vicenda della stabilizzazione dei precari all’Asp di Cosenza) alla realizzazione della metropolitana leggera. È probabile, o forse no, che le frequenti uscite pubbliche di Bilardi siano il frutto di una strategia precisa, studiata all’interno dei calabresi di Alternativa Popolare. Di certo ha suscitato non poca sorpresa la presa di posizione sulla metrotranvia: nella querelle che vede contrapposti la Regione da una parte e il Comune di Cosenza dall’altra, il senatore non ha mostrato dubbi da che parte stare: «Da quello che ho letto sui giornali il sindaco Occhiuto chiede che le clausole di salvaguardia per le opere necessarie siano perentorie e Oliverio invece risponde che devono essere facoltative: vorrei capire quale impresa al mondo realizzerebbe opere di un appalto la cui obbligatorietà non sia prevista da un contratto». Se non è un endorsement nei confronti del primo cittadino di Forza Italia, poco ci manca.
I retroscena, sul punto, si sprecano: c’è chi legge nella dichiarazione di Bilardi un tentativo di captatio benevolentiae nei confronti dei vertici azzurri, partito in cui vorrebbe approdare l’ex capogruppo del movimento “Scopelliti Presidente” alla Regione. Altri, addirittura, – ma tra i protagonisti nessuno lo conferma – si spingono oltre, sostenendo che il cambio di rotta sia stato ispirato da Tonino Gentile, deus ex machina degli alfaniani in terra bruzia, da tempo più interessato a costruirsi nella Capitale un profilo istituzionale che a “guerreggiare” in Calabria. Difficile, però, credere a un riavvicinamento per interposta persona tra il sottosegretario e il sindaco di Cosenza. 
Resta il fatto che Bilardi ha preso a cuore le vicende bruzie. I moderati cosentini possono contare su un altro rappresentante pronto a sostenere le loro battaglie.

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it

 

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