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In Commissione la legge che istituisce il Garante dei detenuti

La prima commissione “Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale”, presieduta dal consigliere Franco Sergio ha compiuto, nella seduta odierna, l’esame abbinato di due proposte di …

Pubblicato il: 28/04/2017 – 15:48
In Commissione la legge che istituisce il Garante dei detenuti

La prima commissione “Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale”, presieduta dal consigliere Franco Sergio ha compiuto, nella seduta odierna, l’esame abbinato di due proposte di legge: la prima (n. 34/10^) a firma del presidente del consiglio regionale Nicola Irto e la seconda (221/10^) d’iniziativa del presidente della stessa Commissione, Franco Sergio, finalizzate all’istituzione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale e dell’Osservatorio regionale per le politiche penitenziarie.

«La figura del Garante – ha spiegato Sergio – risulta essere un riferimento diretto per tutti coloro che si trovano, per ragioni di giustizia, limitati nella libertà personale. Quindi, figura di mediazione dotata di autorevolezza istituzionale, autonoma sia rispetto all’amministrazione penitenziaria che a quella giudiziaria, indipendente, in grado d’intervenire, di propria iniziativa, ovvero su richiesta, per migliorare le condizioni detentive e per consentire all’interno delle stesse strutture, l’esercizio dei diritti essenziali dell’uomo (vita, dignità, salute, religione, famiglia, istruzione, formazione, lavoro e risocializzazione). Allo stesso tempo – ha sottolineato il presidente della Commissione – il Garante deve svolgere un ruolo di promozione, di stimolo, e di diffusione culturale del rispetto e della tutela dei diritti. Tale figura assume ancor più valore in considerazione sia del sovraffollamento certificato in molti degli istituti penitenziari calabresi, che in virtù dell’alta percentuale di immigrati che renderebbe necessaria l’introduzione della figura del mediatore culturale, capace di interagire sia all’interno delle carceri che all’esterno nelle relazioni interistituzionali».

In relazione alle due proposte normative sono stati acquisiti i contributi, corredati da specifica documentazione, dell’avvocato Gianpaolo Catanzariti (referente territoriale dell’Osservatorio carcere dell’Unione Camere Penali Italiane) e del dott. Emilio Quintieri (attivista per i diritti dei detenuti – Movimento Nazionale Radicali Italiani). Nel fornire alcune indicazioni integrative, entrambi hanno espresso «apprezzamento per l’intervento normativo, auspicando tempi celeri di trattazione ed approvazione di un testo unificato».

Da parte sua, l’assessore regionale alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili, Federica Roccisano, «oltre a sottolineare la valenza culturale che assume per la Calabria questo impegno legislativo, ha richiamato la funzione essenziale della figura del Garante per contribuire ad affrontare con senso di umanità e giustizia le continue emergenze del settore carcerario e per garantire altresì condizioni detentive dignitose».

A conclusione del confronto, il presidente Franco Sergio «ha rassicurato sulla celerità con cui si procederà al coordinamento dei due articolati normativi nonché alla stesura di un testo unificato con l’obiettivo di sottoporlo al più presto al vaglio del consiglio regionale per la definitiva approvazione».

Successivamente, l’organismo ha condotto l’esame abbinato di due ulteriori proposte di legge concernenti modifiche alla legge regionale n. 39 del 1995: la prima (n. 85/10^) del consigliere Giuseppe Giudiceandrea e la seconda (n. 228/10^) d’iniziativa del presidente della prima commissione, Franco Sergio.

«Tali progetti normativi – ha spiegato Franco Sergio – mirano a garantire maggiore trasparenza, chiarezza e democraticità alle norme che sovrintendono la procedura di esercizio del potere sostitutivo del presidente del Consiglio per le nomine di competenza dell’Assemblea, coinvolgendo nei processi decisionali, non solo i capigruppo ma anche la Commissione consiliare competente per gli Affari istituzionali. In tal modo, l’organo monocratico del presidente del Consiglio – al fine di preservare il principio di democraticità che deve caratterizzare l’esercizio di ogni potere legittimamente riconosciuto – verrebbe supportato nella scelta, da altri organismi consiliari. La legge regionale n. 39 del 1995, emendata ed integrata dalle due proposte di legge in esame richiederebbe – secondo unanime valutazione della Commissione – una rivisitazione complessiva tesa all’ammodernamento del suo intero impianto normativo, anche per consentirne l’armonizzazione con il mutato panorama ordinamentale nazionale. Tali modifiche – ha sottolineato ancora Franco Sergio – propendono, oltre che alla verifica dei requisiti anche alla pubblicazione sul sito internet del consiglio regionale dell’elenco relativo alle nomine e all’istituzione di un albo unico delle stesse».

Il consigliere Giuseppe Giudiceandrea, nell’illustrare la proposta di cui è firmatario, ha ribadito che «i soggetti chiamati a svolgere funzioni presso qualsiasi ente ed organismo, impresa o soggetto giuridico di qualsiasi natura di rappresentanza della Regione, debbano possedere i requisiti necessari e l’esperienza adeguata e non trovarsi nelle condizioni di incompatibilità previste dalla legislazione statale vigente al momento in cui si effettua la nomina».

 

Hanno preso parte alla seduta i consiglieri Battaglia, Bova, Giudiceandrea, Magno, Esposito e Cannizzaro.

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