REGGIO CALABRIA «Ha dell’incredibile la vicenda che riguarda l’indennità aggiuntiva dei medici Suem 118. Assistiamo al solito copione, scevro da ogni forma di logica, se non quella di penalizzare irragionevolmente, ancora una volta, i lavoratori, in questo caso i medici dell’Emergenza urgenza». Lo sostiene, in una nota, il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Alessandro Nicolò. «Un’intera categoria, che svolge la propria professione con passione, dedizione e sacrificio – aggiunge – rischia di subire un’iniqua decurtazione dell’indennità aggiuntiva nella busta paga. Le cause di questa vicenda incresciosa? Diverse note peraltro dal contenuto contraddittorio emanate dal Dipartimento Tutela della salute della Regione da cui si evince il suggerimento alle Asp di congelare il pagamento di tale indennità o di erogarla, specificando che si tratta di un acconto, e dunque potenzialmente da restituire. Dunque, nel dettaglio, nel cedolino stipendiale, si riscontra una voce accanto al riconoscimento dell’indennità, in virtù della quale, la stessa sarà irragionevolmente corrisposta in acconto e salvo restituzione (qualora dovesse risultare non dovuta). Corre l’obbligo di puntualizzare, qualora fosse inspiegabilmente poco chiaro al governo regionale, che il fondamento normativo di tale indennità si rinviene nell’art 29 dell’Accordo integrativo regionale dei medici di Medicina generale, laddove si riconosce la legittimità dell’indennità aggiuntiva per ogni ora di attività svolta, la quale va corrisposta a tutti medici di Emergenza territoriale che hanno fornito formalmente all’Azienda la loro disponibilità a partecipare alle attività aggiuntive previste nello stesso accordo». «Rivendichiamo – conclude Nicolò – le legittime ragioni della protesta dei medici del 118, peraltro avallate dall’accoglimento di un ricorso da parte del giudice del lavoro del Tribunale di Avezzano, proposto da un medico, inerente alla medesima quaestio iuris di indennità negate a seguito del piano di rientro sanitario».
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