«In dispregio alla decisione della Commissione nazionale per il congresso del Pd, in modo arbitrario e illegittimo il seggio di Cariati, in provincia di Cosenza, invece di essere ubicato presso il centro sociale-delegazione municipale è stato aperto presso il bar Retrò, di proprietà di un privato cittadino. È ovvio che tale seggio deve essere annullato». È quanto scrive il responsabile regionale per la Calabria della Mozione Orlando, Giuseppe Terranova, in una lettera inviata alla Commissione nazionale per il congresso del Pd. «Inoltre – aggiunge – si segnalano gravi anomalie in diversi comuni della provincia di Cosenza: Oriolo, San Giovanni in Fiore, Mendicino, San Vincenzo La Costa, Marano Marchesato, Parenti, Santa Sofia D’Epiro, Praia a Mare, Verbicaro, Tortora, Acri (seggi di San Giacomo e Serricelle), Amantea 1 (centro). In questi comuni gli scrutatori della mozione Orlando, componenti del seggio (composizione deliberata all’unanimità dalla Commissione provinciale per il congresso del Pd di Cosenza) non sono stati ammessi, alterando la composizione democratica e plurale del collegio elettorale.Per tali motivi si chiede alla commissione nazionale per il congresso del Pd di prendere le dovute decisioni al fine di annullare le operazione di voto in questi seggi, sulla base delle norme previste dal regolamento».
IMMEDIATE LE REPLICHE: «TUTTO REGOLARE» Immediata la replica del presidente del seggio di Marano Marchesato Pierpaolo Belmonte: «Il nostro seggio è stato regolarmente aperto ratificando i verbali di apertura e la vidimazione delle schede (300 ) in dotazione dalla segreteria provinciale di Cosenza con i relativi componenti inviati dalla commissione provinciale in base ai delegati nominati dalle varie Mozioni (tra cui quella di Orlando)». In qualità di presidenti dei due seggi costituiti a San Giovanni in Fiore per l’elezione del segretario nazionale del PD, riteniamo inconcepibili le insinuazioni del comitato provinciale a sostegno della mozione Orlando riguardo presunte irregolarità nelle operazioni di voto.
«In qualità di presidenti dei due seggi costituiti a San Giovanni in Fiore – affermano Giuseppe Lammirato, presidente seggio nº1 e Domenico Foglia, presidente seggio nº2 – per l’elezione del segretario nazionale del Pd, riteniamo inconcepibili le insinuazioni del comitato provinciale a sostegno della mozione Orlando riguardo presunte irregolarità nelle operazioni di voto. Vogliamo smentire categoricamente quanto affermano dal comitato e altresì vogliamo sia chiaro che sin dalla sua costituzione, in ciascun seggio, si sono insediati uno scrutatore e un rappresentante di lista della mozione Orlando, la presenza dei quali è chiaramente documentabile dalle riprese TV e dal materiale fotografico acquisito durante tutta la giornata. Tutti e quattro, scrutatori e rappresentanti della mozione Orlando designati dal comitato provinciale, hanno partecipato, ognuno per il ruolo ricoperto, al corretto svolgimento delle primarie. Hanno certificato la regolarità delle operazioni di voto firmando i verbali finali e senza muovere contestazione alcuna. Pertanto, ribadiamo l’incomprensibilità di tali accuse più volte reiterate a mezzo stampa».
«Apprendiamo con stupore le dichiarazioni espresse dal comitato a sostegno di Orlando riguardo ipotesi di anomalie nel seggio di Verbicaro. In qualità di presidente designato – scrive in una nota Luigi Rummolo – e autorizzato dalla commissione congressuale di garanzia provinciale mi preme ribadire che nessuno della mozione Orlando si è recato al seggio in qualità di rappresentante di lista. Pertanto chiedo immediata smentita da parte dello stesso comitato Orlando».
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