REGGIO CALABRIA Non l’esito delle primarie dem, ma è l’istituzione del comune dei Casali del Manco a creare tensione all’interno della maggioranza in consiglio regionale. La prima commissione ha approvato la proposta di legge (favorevoli Sergio, Mirabello e Nucera; astenuto Magno) per la fusione di Pedace, Serra Pedace, Casole Bruzio, Trenta e Spezzano Piccolo solo al termine di una lunga discussione. A dividere è stata ancora una volta l’interpretazione sul No alla fusione espresso dai cittadini di Spezzano Piccolo al referendum. Raccontano che Orlandino Greco, capogruppo del movimento “Oliverio Presidente”, abbia provato a far desistere i suoi colleghi: non si può non rispettare la volontà degli abitanti di quel comune, è stato il succo del suo ragionamento. Tradotto: Spezzano Piccolo non può essere inglobato nel nuovo maxi-Comune della Presila cosentina.
Dall’altra parte il renziano Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo dei Democratici Progressisti, tra i più convinti fautori del progetto dei Casali del Manco. «Pur rispettando la volontà di quei cittadini, non si può tagliarli fuori dal progetto di fusione», sarebbe stata la replica di Giudiceandrea. Da qui si è sviluppata un’ampia discussione. Il capogruppo dei Dp ha depositato agli atti anche il parere di un esperto (l’ennesimo, sull’argomento), Valerio Zicaro, che conferma l’efficacia degli effetti del referendum anche sui quei Comuni (è il caso di Spezzano Piccolo) in cui è prevalso il No al progetto di fusione.
Maliziosamente, c’è chi all’interno del centrosinistra calabrese fa notare come dietro la posizione di Greco ci possano essere timori sul futuro della “sua” Castrolibero. Se dovesse passare il principio della fusione nonostante il No espresso da un singolo Comune, nulla potrebbe vietare l’annessione di Castrolibero in caso di vittoria dei contrari al referendum alla città unica Cosenza-Rende di cui si parla ormai da anni. Ma siamo nel campo dei retroscena, per il momento.
È probabile, tuttavia, «anzi auspicabile» per dirla con le parole di Franco Sergio, presidente della commissione Affari istituzionali, che la proposta sia votata domani durante la seduta del consiglio regionale. «Oggi si è consumato in commissione – spiega Sergio – un passaggio fondamentale rispetto ad un provvedimento che sarà propedeutico alla successiva emissione del decreto presidenziale applicativo di istituzione del nuovo Comune». Si cerca di accelerare, insomma (il progetto di legge ha ricevuto l’ok all’unanimità anche dalla commissione Bilancio), affinché, costituito il Comune unico, possa essere sospeso l’iter che porterà l’11 giugno i Comuni di Trenta e Spezzano Piccolo alle elezioni amministrative
Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it
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