Mdp muove i primi passi a Catanzaro – VIDEO

CATANZARO Ha preso il via anche a Catanzaro il tesseramento di Articolo 1 – Movimento democratici e progressisti, il partito nato dopo la fuoriuscita dal Pd di alcuni big tra i quali Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani. Ad annunciare l’inizio dell’attività anche sui Tre Colli, Nico Stumpo, parlamentare e già dirigente nazionale del Pd che oggi coordina il movimento in Calabria. Affianco a lui, Aldo Rosa, Carlo Scalfaro, Anna Maria Grazioso, Eugenio Conforto, Leo Maviglia, Francesco Tallarico e Antonio Tarantino.
«Vogliamo costruire dal basso il nostro partito – ha spiegato Stumpo -, a differenza di altri partiti che prima nominano un coordinatore regionale che poi a sua volta via via nomina gli altri vertici senza aver costruito mai le basi. Noi invece abbiamo pensato che si dovesse invertire questa tendenza».
Su queste basi, quindi, Articolo 1 punta ad allargarsi sul territorio: «Non siamo un movimento di soli ex Pd bensì un movimento che racchiude tante esperienze politiche, che sta lavorando anche con Giuliano Pisapia e con il mondo dell’associazionismo per riorganizzare un centrosinistra ampio e ridare rappresentanza al popolo della sinistra che ha perso la casa e oggi può riaverla in un’ottica anche sfidante del Pd. Se il Pd pensa di essere autosufficiente se ne assume la responsabilità: in questo caso noi lavoreremo per un centrosinistra alternativo».
Quanto allo scenario politico regionale, la valutazione di Stumpo su quanto fatto finora dal governatore Mario Oliverio è tutto sommato positiva, anche se ammette l’esigenza di qualche miglioramento: «Continuo a pensare che la candidatura di Mario Oliverio alle Regionali 2014 fosse l’unica possibile per avere un centrosinistra ampio e vincente. E ancora oggi rifarei quella scelta: governare non è mai facile e alla Regione vedo anche qualche tentativo di innovare rispetto al passato. Certo, si può e si deve fare di più e meglio, soprattutto per quanto attiene alla forza nei rapporti con il governo nazionale».

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Il discorso è poi, inevitabilmente, scivolato sulle prossime elezioni comunali a Catanzaro. Per prima cosa, Stumpo, ha analizzato il metodo utilizzato dal Pd per la scelta del candidato sindaco: «Io, fossi stato il segretario regionale e provinciale di Catanzaro, avrei fatto le primarie. Penso che sarebbe stata la cosa più giusta per mettere insieme il centrosinistra. Le primarie per la scelta del candidato sindaco lasciano alla città la scelta libera, sono un momento di confronto tra le personalità che hanno intenzione di candidarsi per il centrosinistra: credo sia questo che è mancato a Catanzaro e credo che ci sia un eccesso di costruzione della coalizione, vedo forse un eccesso di liste. Non aver provato a fare dell’unità del centrosinistra un valore è un problema che temo ci si porterà dietro in campagna elettorale».
Quasi naturale, quindi, la conclusione: «Sebbene, essendo in fase di formazione, abbiamo deciso di non proporre liste elettorali in nessun Comune, pensiamo che sia più vicino alle nostre posizioni la candidatura di Nicola Fiorita. Per quanto riguarda, pensiamo che Catanzaro abbia necessità di avere un sindaco di centrosinistra e noi ci batteremo, tanto al primo quanto eventualmente al secondo turno affinché cioè avvenga».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it